venerdì 24 gennaio 2014

GIORNO DELLA MEMORIA: STAMANI CONSEGNATE 26 MEDAGLIE PER RICORDARE I GIUSTI


La cerimonia in Sala Maggiore Presenti il Sindaco, l’Assessore Becheri, il Presidente della Fondazione Iorio Vivarelli e Mauro Matteucci del centro di documentazione Don Lorenzo Milani

PISTOIA. Stamani nella sala Maggiore del Palazzo comunale si è svolta l’iniziativa “Una medaglia per ricordare i Giusti” nell’ambito del programma del Giorno della memoria. Vi hanno partecipato il sindaco Samuele Bertinelli, l’assessore all’educazione e cultura Elena Becheri, Mauro Matteucci del Centro di documentazione e progetto “Don Lorenzo Milani”, il presidente dell’istituto storico per la Resistenza Roberto Barontini, il presidente della Fondazione Jorio Vivarelli Giulio Masotti e Sergio Beragnoli, scultore, insegnante e già preside dell’allora istituto d’arte Petrocchi. Alla cerimonia hanno partecipato altre autorità politiche e cittadine tra le quali la presidente della Provincia Federica Fratoni e il prefetto Mauro Lubatti. In una sala gremita di persone erano presenti anche gli studenti di scuola elementare Giovanni Michelucci, del liceo artistico Petrocchi, del liceo scientifico Amedeo D’Aosta e della scuola I Care di Ramini.

L’iniziativa è stata curata da Fondazione Jorio Vivarelli, Centro di documentazione e di progetto “Don Lorenzo Milani”, Istituto Storico per la Resistenza e la Storia Contemporanea di Pistoia, Comune di Pistoia con il patrocinio di Cudir, Provincia e Regione.
Dopo vari interventi sono state consegnate le medaglie ai familiari di persone trucidate o perseguitate dalla barbarie nazifascista e dall’odio antirazziale.
La medaglia è stata ideata anni fa dallo studente Vuk Nesic del liceo artistico Petrocchi. La medaglia venne scelta attraverso un concorso.
Ecco l’elenco delle persone alle quali sono state conferite le medaglie ritirate dai familiari:
Silvano Fedi comandante partigiano di idee anarchiche, fu ucciso in un’imboscata assieme al compagno Giuseppe Giulietti il 29 luglio del 1944 nei pressi della Croce di Vinacciano.
Adelmo Santini – partigiano, membro della formazione “Fantacci” (con il soprannome Biondino), viene fucilato dai nazifascisti il 25 agosto 1944 a soli 16 anni e quasi 10 mesi in località Villa di Groppoli.
Magnino Magni – partigiano, dopo l’8 settembre 1943 è uno dei massimi organizzatori della resistenza pistoiese e tra i primi ad arruolarsi nella brigata Gino Bozzi come capo squadra mitragliere. Muore durante un combattimento a Treppio il 17 aprile del ‘44, colpito al capo mentre copre la fuga dei suoi compagni assediati dai tedeschi.
Luisa Biagi e Giulia Giovannini violentate, torturate e uccise alla Macchia Antonini il 20 settembre 1944
Vittime dell’Eccidio del Padule di Fucecchio
I quattro martiri fucilati alla Fortezza perché renitenti alla leva.
Martiri di Piazza San Lorenzo a Pistoia
Carlo e Massimo D’Angeli arrestati a Montecatini Terme il 5 novembre 1943 e deportati ad Auschwitz all’età di 5 e 1 anno il 9 novembre 1943. Catturati insieme alla madre Renata Fiorentini e al padre D’Angeli Mario.
Nuget Amina nata a Pescia il 25 maggio 1907. Morta a Uzzano il 5 gennaio 2006. Il marito Natali Umberto nato a Pescia il 5 agosto 1900 e morto a Uzzano il 1 aprile 1997. Sono stati insigniti del solenne riconoscimenti di giusti tra le nazioni per aver nascosto e salvato tre bambine ebree
I cinque Martiri di Montale. Anselmo Giugni, di anni 63, ucciso per mano dei tedeschi il 4 settembre 1944 in via Roma a Montale insieme a Luigi Malusci, Giuseppe Bessi, Nello Staderini e Antonio Gambi. Alcide Franchi, nato a Montale il 5 gennaio 1914 e residente a Fognano. Alcide partì per il fronte nel 1941 per tornare nel paese natale nel mese di dicembre del 1942 per sposarsi con Adele Meoni. Ripartì subito dopo per il fronte ma dopo poco venne fatto prigioniero e rinchiuso in un lager tedesco. Di lui si persero le tracce fino al 23 dicembre 1944, data in cui, con un telegramma, il Ministero comunicava alla moglie che risultava disperso.
Giorgio e Luciano Guermani giovani fratelli fiorentini che dopo essere stati catturati a Montecatini Alto e costretti a seguire il nemico tedesco fino a Piteglio dopo il rituale dello scavo della propria fosse vennero uccisi il 12 settembre 1944.
Padre Cipriano Ricotti, “Giusto” d’Israele. Padre Cipriano Ricotti Frate domenicano, nato a Pistoia, fu priore del Convento di San Marco di Firenze, è scomparso nel 1989. A Firenze, pur giovanissimo, fu uno dei principali e infaticabili collaboratori dell’organizzazione istituita dal cardinale Elia Dalla Costa per mettere in salvo dalla deportazione e dalla morte gli ebrei ricercati dai nazisti, nascondendoli nei conventi e in vari luoghi della città e della campagna. Grande figura di guida spirituale nel periodo del rinnovamento conciliare, ha raramente parlato del suo ruolo fondamentale nella salvezza di tanti perseguitati. E’ stato dichiarato il 10 dicembre 1972 “Giusto tra le Nazioni” dal museo “Yad Vashem” di Gerusalemme.
13 – persone segnalate dalla comunità ebraica di Pistoia:
Coen Ciro – fu epurato ed espulso dall’impiego presso gli uffici statali a seguito delle leggi razziali del 1938. Clandestino tra il 1943 e il 1944.
Piperno Giancarlo – perseguitato ed espulso da tutte le scuole del Regno a seguito delle leggi razziali del 1938, successivamente tra i fondatori della formazione partigiana “Castellina” (Serravalle Pistoiese).
Corcos Ilda – perseguitata razziale ha ottenuto il riconoscimento di questo status in base alla legge Scelba del 1955. Clandestina tra il 1943 e il 1944.
Israele Bemporad – espulso nel 1939 dall’Università di Firenze in quanto studente di razza ebraica, clandestino a Cireglio nel 1943, entra nella brigata partigiana Fantacci nel 1944.
Amelia Genazzani, di una famiglia ebrea livornese emigrata a Pistoia da Livorno nel 1837, perseguitati in base alle leggi razziali, clandestina dal 1943 al 1944.
Jorio Vivarelli. Richiamato alle armi il 18 gennaio del 1942 in fanteria, Jorio Vivarelli viene destinato nei Balcani. È appena ventunenne allorché il dramma dell’8 settembre lo sorprende, militare semplice, a Nicksic in Montenegro. Deportato su carri-bestiame, finisce nei campi di prigionia allestiti dall’esercito tedesco in Bulgaria, poi in Austria e in Ungheria e infine nei campi di lavoro della Germania orientale. Internato nelle baracche stipate da prigionieri di ogni nazionalità e soggetto alle continue umiliazioni mirate a cancellare nell’uomo ogni residua dignità e costretto a seppellire i compagni morti di stenti e di malattie. Successivamente sarà a Trier dove verrà costretto a lavorare agli altiforni delle acciaierie. Il suo numero è il 45453. Rientra in Italia alla fine della guerra riprendendo da zero la propria formazione artistica. Nelle sue opere denuncia l’orrore della guerra e della sopraffazione ma successivamente riesce a superare il dolore e a riconquistare la speranza , sublimando la sofferenza nella sua opera artistica.
San Quirico di Valleriana fucilazione di 19 persone per rappresaglia (le persone catturate furono 20 ma una riuscì a fuggire).
Giuseppe Signorini ucciso alla Collina dai tedeschi in ritirata
Fernando Boccaccini detto “il Toscanino” partigiano ucciso in combattimento a Belluno.
Giovanni Severini catturato dai tedeschi il 16 settembre 1943 e deportato nel campo di Landeshut (Bassa Slesia).
Riccardo Paolini catturato il 20 novembre 1943 e deportato al campo di Thalerhof (Austria) e successivamente a Sternthal Pettau (Slovenia). 
Le medaglie sono state conferite anche alle scuole che hanno partecipato a progetti sulla Memoria: la scuola elementare “G. Michelucci”, il liceo artistico “P. Petrocchi”, il liceo scientifico “Amedeo d’Aosta” e la scuola I care di Ramini.
[puggelli – uff. stampa comune pt]

GIORNO DELLA MEMORIA: GLI APPUNTAMENTI DI DOMANI 25 GENNAIO

Si parte alla 9 nella sala della Fondazione Caripit con la presentazione di un libro sulla deportazione degli ebrei Seguirà un incontro con gli studenti dell’Einaudi Alle 17 nella saletta incontri dell’assessorato alla cultura si parlerà della storia di Arturo Bargellini deportato in un campo di concentramento in Germania

PISTOIA. Nell’ambito delle iniziative per il Giorno della memoria, domani sabato 25 gennaio si svolgeranno quattro eventi. Alle 9 nella sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia Pardo Fornaciari presenterà il suo libro “L’Universo minore. Confino, internamento, concentramento, deportazione degli Ebrei. Le responsabilità italiane ed il caso di Pistoia”. Seguiranno due iniziative legate all’autore. Tra queste la prima vedrà la partecipazione degli studenti dell’istituto Einaudi dal titolo “Non avevano niente di umano”, l’antisemitismo nazista in una realizzazione drammatica proposta da Pardo Fornaciari a cura degli studenti dell’istituto Einaudi. L’incontro con Pardo Fornaciari si concluderà con le letture e i canti per ricordare la Shoah dal titolo “Marè hammarim”. Parteciperanno Pardo Fornaciari (voce) e Fabio Marchiori (piano). Infine alle 17 nella saletta incontri dell’assessorato alla cultura si terrà l’evento “Storia di Arturo”. Il pistoiese Arturo Bargellini, reduce della campagna di Russia poi deportato per ventisei mesi in un campo di concentramento in Germania, torna a Pistoia dove ha vissuto fino a 103 anni. Durante l’incontro interverranno la figlia Paola, Fabio Giannelli, storico, Maria Lorello, Luca Bertinotti e Adriano Senatore dell’Associazione 9cento. Le letture saranno a cura degli alunni della scuola media Roncalli.
[puggelli – uff. stampa comune pt]
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Nelle foto: momenti della cerimonia in Sala Maggiore.
[Venerdì 24 gennaio 2014 | 17:49 - © Quarrata/news]

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