giovedì 29 agosto 2013

L’ITALIA CHE NON SI SALVA. L’APR E IL SERVIZIO CIVILE


di EDOARDO BIANCHINI

Perché mai dovremmo piegarci ai principi del legalitarismo dinanzi ai quali le prime a non inchinarsi sono proprio le patrie istituzioni?

STAMATTINA trovo la segnalazione di un lettore che mi rimanda a un progetto di servizio civile approntato da un soggetto inesistente (l’Apr/Bardelli-Tvl etc. etc. etc.), ma accreditato dal nostro emerito Granduca di Toscana, l’esimio Dottor Filosofo Pangloss Enrico Rossi – 420 milioni di buco di Massa e quattro nuovi ospedali (uno ogni 25 km appena) da Prato alla Versilia: per la modica spesa di vari miliardi di euro (in prospettiva) a carico dei toscani che lavorano poco, ma a cui la Regione-Granducato di Toscana ha affibbiato cospicui aumenti di addizionale regionale.

È il vizio della Democrazia quello di pigliare i quattrini con la falce fienaia: lo insegna la storia fin da quando Atene, cacciato Pisistrato, ne confiscò le miniere d’argento del Laurio, che a lui servivano per far lavorare i disoccupati e i sottoproletari di Atene, mentre ai nuovi democratici fruttarono gli appannaggi per le loro cariche pubbliche. Non vi ricorda qualcosa questa storiella che non è un’invenzione?
Ma torniamo a noi.
L’Apr/Bardelli non esiste – lo sto ripetendo in tutte le salse da mesi e mesi –, ma tutti baciano la pantofola dell’Apr/Bardelli come se fosse la pietra nera della Mecca o, peggio ancora, quella del Santuario di Valdibrana (di cui, mi pare di ricordare, è devoto anche Luigi Egidio): anche lì rammento nebbiosamente che c’era una pietra nera miracolosa, che di taumaturgico aveva solo il fatto che, se fosse caduta in testa a qualcuno, gliela avrebbe spaccata di netto: dato che di miracoli non ne faceva (o avrebbe portato trasparenza a Pistoia, senza andare tanto lontano) e non ne ha fatti nemmeno a me quando, da bimbetto, a Valdibrana mi colse, per il sole, un’emicrania lancinante: ebbi voglia a strusciare in capo la pietra nera dei miracoli! Finché non tornai a casa e mi presi un paio di Mindol, quell’emicrania mi fece impazzire e… Slava Bogu, gloria a Dio.
Ma, mi chiedo ancora, esistono i miracoli?
Eccome, lettori e fedeli. Esistono, esistono…
Il primo, e più importante (oltre a quelli che vede Bertinelli quando si rinchiude a giornata nel suo stanzone a Palazzo di Giano con l’intento di tener sotto controllo tutta la città e il contado), è quello di una Apr/Bardelli che non esiste, ma che è attiva, viva e vegeta sotto ogni profilo: prima nell’incassare soldi pubblici e poi nell’erogare servizi (ma sempre più ristretti e risicati: e sì che 550 mila euro al mese non sono proprio caccole, come si dice!).
Un’Apr che – si vocifera con insistenza – ha un buco di bilancio di 450mila € e non ha (si insiste) nessun accantonamento per Tfr: per i digiuni Trattamento di Fine Rapporto o, volgarmente, liquidazione per i dipendenti che volessero o dovessero andare in pensione o dimettersi. E se fosse vero davvero? Ma soprattutto: cosa accadrebbe a qualsiasi altra azienda pistoiese in queste condizioni? Non verrebbe squartata da Inps-Ufficio del lavoro o non so chi altro di dovere, ditemelo voi?
Eppure tutta Pistoia e tutta Firenze sanno come stanno precisamente le cose: e tutti, in massa – l’ho detto e ridetto e lo ripeto – fanno silenzio. Perché? Stanno forse pregando?
Perciò: la legge è davvero uguale per tutti?
A mio avviso un bel corno, gentili lettori!
I Poteri tengono il popolo occupato con le scopate di un Berlusca ai limiti del ridicolo, ma forse solo perché nessuno scopi (in ben altro senso) dinanzi a casa propria: mentre la pulizia non può mai cominciare dalla testa, ma deve iniziare dai piedi e risalire su su, senza demordere e senza fare sconti o deviazioni.
I comunisti se lo facciano spiegare dai compagni russi che rientrano in casa e come prima cosa si tolgono le scarpe per non sporcare; i cattolici imparino dal rito del Giovedì Santo e dal lavaggio dei piedi, che, oltre al simbolo, ha lo stesso valore igienico.
I Poteri tengono il popolo occupato sui massimi sistemi (vedi, ad es., oggi, il Bertinelli che vuole la legge anti-omofobia), perché il resto corra a dispetto dei Santi e dei Fanti.
E io, e noi, e il popolo lavoratore, tassati e derisi (avete visto ieri sera Virus di Porro su Rai 2? Era interessante anche sotto questo profilo…) dovremmo avere fiducia nelle Istituzioni?
E perché mai, Signori Tutori dell’Ordine Costituito?
Per gusto del martirio?

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 29 agosto 2013 | 11:05 - © Quarrata/news]

5 commenti:

  1. Mi sfuggono due dettagli:

    1)- se APR non ha i titoli legali per esistere come è possibile, legalmente possibile, che un dirigente della Regione Toscana firmi un atto all'interno del quale si prevede un riconoscimento per APR?

    2)- Com'è possibile che APR, che non esiste, sia iscritta all'Albo regionale degli Enti di servizio civile regionale?

    RispondiElimina
  2. Leggiti questa. Così non ti fuggirà più.
    http://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/2011/05/13/505096-aias_lettere_veleni.shtml
    La dirigente Sabina Borgogni l'ha detto forte e chiaro, ma tutti l'hanno ignorata.E' la solita scena... che mondo!
    Stamane l'assessore regionale alla salute della Regione Toscana, parlando di "morti in corsia" (per i disguidi delle trasfusioni di sangue) ha detto che ciò è dovuto alla trasparenza massima che la sanità toscana assicura. A me non sembra!
    mDB

    RispondiElimina
  3. Lago Scaffaiolo ha posto due domande essenziali. Chi è quel dirigente della Regione? Questo non è difficile da appurare, come non dovrebbe essere difficile trovare gli estremi del provvedimento di riconoscimento (una delibera di Giunta? Un decreto del Presidente della Giunta?)
    Come è avvenuta l'iscrizione all'Albo Regionale? Anche questa, immagino, sulla base di un provvedimento della tipologia sopra indicata.
    Se una volta trovati estremi dei provvedimenti e nomi dei dirigenti responsabili ancora nessuno risponde e spiega e giustifica, caro dott. Bianchini, cosa ne direbbe di una bella denuncia alla Procura della Repubblica accompagnata da un po' di "grancassa", così almeno qualcuno, forse, si sveglia? Mi rendo conto che questa proposta susciterà delle diffidenze, ma purtroppo non vedo altra strada.
    Comunque, forza Bianchini e colleghi. Non demordete e andate avanti, che questo porcaio prima o poi deve finire.
    Piero Giovannelli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Giovannelli,
      la ringrazio del suggerimento, ma arriva tardi.
      Legga questo link: http://quarratanews.blogspot.it/2013/08/il-paese-che-non-puo-salvarsi.html e
      vedrà che la Procura della Repubblica è stata avvertita di questi fatti l’8 novembre del 2012, dieci mesi fa, insieme al Sindaco Bertinelli etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc. etc.
      Il problema è che noi, tutti i giorni, dobbiamo sentirci invitare da tutti questi Catoni a rispettare la legalità, mentre loro, di noi, se ne fregano altamente.
      Ecco perché questa è «l’Italia che non può salvarsi».
      Credo che lei mi capisca perfettamente.
      Per il momento – ma forse anche per il dopo – «non ci resta che piangere»…
      Cordiali saluti e grazie della sua attenzione.

      e.b.

      Elimina
  4. Grazie Bianchini, puntuale e preciso ancora una volta. Ricordo l'articolo pubblicato il 19/8, forse letto un po' frettolosamente. Quanto alla denuncia dell'8/11/2012, ottimo che sia stata fatta. Speranze che vada a buon fine non ce ne sono forse moltissime, ma la Giustizia in Italia è lenta...non demordiamo. Continuate a tenere desta l'attenzione sul caso e procuratevi comunque gli estremi dei provvedimenti ed i nomi dei dirigenti interessati al caso, così come indicato dagli interrogativi che si poneva anche "Lago Scaffaiolo". Cercherò anch'io di saperne di più, indagando negli ambienti veramente e coerentemente cristiani, che pure anche a Pistoia non mancano, ad iniziare dal mio parroco.
    Cordiali saluti ed auguri di buon lavoro, come sempre.
    Piero Giovannelli

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.