sabato 5 gennaio 2013

L’IRRESISTIBILE ASCESA POLITICO-FARMACEUTICA DI VANNINO CHITI

di EDOARDO BIANCHINI [*]

Ei si nomò: due secoli,
l’un contro l’altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe’ silenzio, ed arbitro
s’assise in mezzo a lor.

PISTOIA. Non mi viene in mente di meglio per fotografare l’irresistibile ascesa di Vannino Chiti, il mio compagno di scuola di lingua francese al Forteguerri con l’Anna Tomasucci Konweska (si scriveva così?), anni 60. Ma un compagno che – pur essendo fiorito da umillime origini – la strada del successo l’ha tutta percorsa: e senza colpo ferire si direbbe.

Un oratore attico o un Senofonte ciaccione e razzista direbbero, con orgoglio, che “da qui si può vedere come la nostra Patria sia superiore a tutte le altre”, perché permette, anche agli umillimi, di giungere – come dice il proverbio latino – per aspera ad astra, attraverso le difficoltà fino alle stelle.
Solo che, a questa strada, iniziata, per il bambino povero negli anni 50-60, dalla scuola media Leonardo da Vinci di Pistoia, le asperità sono, di fatto, sempre mancate: sistematosi sin da sùbito alla sede storica di falce&martello, Circolo Garibaldi di Corso Gramsci, quando il Pci era un partito, Vannino non sembra avere mai schiodato il suo popò dalla comoda sedìola di funzionario che gli ha consentito di salire, passo passo, piano piano, tutta la carriera politica fino a giungere all’oggi; un oggi in cui, a furor di popolo, plebiscitariamente, dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno – tanto per continuare a citare Manzoni – di quel securo tutti “ci voglion far fare il pieno”. E lasciatemi fare un po’ di parodia satirica che, in questi casi, che oscillano tra l’assurdo e il vergognoso, non è mai di troppo.
Perché assurdo? Ma perché sembra di essere dinanzi alla rivisitazione, in carne e ossa, della Alcesti di Euripide, la tragicommedia di chi si rifiuta di voler morire rendendosi particolarmente ridicolo fino al comico di carattere. Leggétevela, merita.

Ci può raccontare un episodio della sua vita di studente che ritiene significativo?

«Per comprarmi i libri – che prendevo usati in una bancarella del mercato in Piazza del Duomo – e per non pesare sulla mia famiglia, che già faceva molti sacrifici per farmi studiare, utilizzavo i soldi che mi venivano dati per la merenda o per il pranzo, quando dovevo restare a Pistoia anche nel pomeriggio. Mia madre lo venne a sapere, per caso, anni dopo, quando ormai ero adolescente e frequentavo il Liceo classico».

[La Nazione/Pistoia – Venerdì 20 marzo 2009]
Vannino, il bambino da Libro Cuore (vedi box), so sweet, so melancholy, so little, so great, è lì che si dibatte fra l’epilogo più normale di questo mondo – una dolce morte, come quella di tutti, quand’è giunta l’età della pensione, che lui si è fatta, e ricca, pur senza lavorare un solo giorno in sua vita – e quello spirito forte e recalcitrante che permea di sé il fragile corpo dei deboli figli del popolo della Patria che non vogliono spirare; uno spirito che, in metafora, assomiglia a un San Paolo gigante e irriducibile persecutore di Cristo, mentre giace a terra sulla via di Damasco (pardon: Roma), mentre la voce divina gli grida potente: «Perché recalcitri?».
Perché nessuno potesse aprire bocca e osservare che già, di sé, Vannino ci aveva resi partecipi in una politica eucarestia durata dagli anni 60 fino ad ora, ecco fiorir le firme da Bolzano a Palermo; le firme di una azienda intera che pare aver dato l’ordine ai propri uomini di sostenere Pereira. Sì… Dalle Alpi alle Piramidi.
S’intende essere famosi, Vannino! Ma così, onestamente, da buon figlio del pueblo, anche se non ti sei mai ribellato, anche se non hai mai fatto il 68 e non sei mai sceso in strada – mi dicono tutti – a prenderti una buona dose di sane randellate della polizia perché, come me (e non lo nego), hai preferito la massima epicurea làthe biòsas (vivi in disparte e al sicuro), anche se hai scritto una “Nostalgia del domani” (insieme a tuo figlio Marco): anche se tutto questo, Vannino… ebbene, farsi spingere così non ti sembra che sia davvero troppo? Che rasenti, un tantino, la commedia atellana – quella di Macco, Pappo, Bucco e Dossenno, il gobbo astuto – se non addirittura la farsa fliacica e megarese?
Qual è il motivo per cui, sulle 250 firme dei tuoi sostenitori, 48 (il 19,2%) sono di gente della Far Express? Come possono, questi signori farmaceutici, conoscerti tutti e tutti insieme? Hai fatto tu il farmacista? Hai ricevuto il Premio Nobel per la chimica o che altro?
Obiettivamente è difficile, mio vecchio compagno di francese al Forteguerri, pensare a qualcosa di diverso.
Ameno che…
A meno che, Vannino, il motivo della gente della Far Express per sostenerti con tanto determinato entusiasmo, non sia dovuto, davvero ed esclusivamente – a una causa strettamente ‘professionale’.
Vuoi vedere che questi 48 tuoi sostenitori, visto che la politica italiana è vecchia e spelacchiata come il culo di una scimmia, intendono, per così dire, distribuirti a noi, novello Corpus Christi (in polacco, lingua di Papa e di teologo, Bozego Ciala – don Frosini, tuo amico, può confermartelo), come una megaconfezione ringiovanente di Gerovital della dottoressa Ana Aslan (vedi), che tanto di moda andava quando eravamo ragazzi insieme e tu non mangiavi il panino per comprarti i librini da leggere?
Solo, però, che anche tu, purtroppo, sei un 47 come me (vedi).
Siamo ormai, per rimanere nel francese che ci accomunava, due veri e propri revenant – o, se preferisci, due morti che parlano…
 [*] – Compagno di liceo di Vannino Chiti


FAR EXPRESS, 48 FIRME SU 250 (19,2%)

  1. Mario Aiello (responsabile Commerciale Farexpress Cosenza)
  2. Mimma Ancona (responsabile Amministrativo Farexpress)
  3. Sara Antonini (responsabile Commerciale Farexpress Trieste)
  4. Fabrizio Azzoni (responsabile Commerciale Farexpress Milano3)
  5. Alessandro Basso (amministratore Farexpress Italia)
  6. Mauro Bertozzi (responsabile Commerciale Farexpress Milano2)
  7. Mario Bevilacqua (responsabile Commerciale Farexpress Vibo Valentia)
  8. Gioacchino Binaggia (responsabile Commerciale Farexpress Palermo)
  9. Giusy Binaggia (responsabile Amministrativo Farexpress Palermo)
  10. Ivan Buoso (responsabile Commerciale Farexpress Bolzano)
  11. Cristian Carone (responsabile Commerciale Farexpress Taranto)
  12. Francesco Catania (responsabile Commerciale Farexpress Catania)
  13. Antonino Cipriano (responsabile Commerciale Farexpress Caserta)
  14. Manuela Colocci (responsabile Commerciale Farexpress Torino)
  15. Maria Emanuela Coppola (resp. Commerciale Farexpress Pozzuoli)
  16. Nicola Cozzi (responsabile Commerciale Farexpress Cosenza)
  17. Giovanni Cupini (responsabile Commerciale Farexpress Frosinone)
  18. Giovanni De Gregorio (responsabile Commerciale Farexpress Messina)
  19. Emiliano Di Firmo (responsabile Commerciale Farexpress Brescia)
  20. Roberto Di Gioia (responsabile Commerciale Farexpress Bari)
  21. Roberto Dionisio (responsabile Commerciale Farexpress Pavia)
  22. Angelo Fiorino (responsabile Commerciale Farexpress Taranto)
  23. Roberto Gianpaoli (responsabile Farexpress Pisa)
  24. Massimo Giglioli (responsabile Commerciale Farexpress Modena)
  25. Simonluca Iorfida (responsabile Commerciale Farexpress Catanzaro)
  26. Walter Maron (responsabile Commerciale Farexpress Bolzano)
  27. Serafina Martella (amministratore Farexpress Toscana)
  28. Guglielmo Mastroianni (responsabile Commerciale Farexpress)
  29. Andrea Mazzara (responsabile Commerciale Farexpress Napoli)
  30. Silvia Pagliarosi (responsabile Commerciale Farexpress Frosinone)
  31. Ignazio Parasiliti (responsabile Commerciale Farexpress Catania)
  32. Giuseppe Perni (responsabile Commerciale Farexpress Rieti)
  33. Franco Ranghiero (responsabile Commerciale Farexpress Verona)
  34. Serena Ripa (responsabile Commerciale Farexpress Salerno)
  35. Tamara Ruggiero (responsabile Amministrativo Farexpress Torino)
  36. Carlo Russo (responsabile Commerciale Farexpress [senza luogo])
  37. Roberto Russo (responsabile Commerciale Farexpress Napoli)
  38. Antonia Sabato (responsabile Commerciale Farexpress Teramo)
  39. Giuseppina Sorrentino (responsabile Commerciale Farexpress Nola)
  40. Antonio Spezzaferro (responsabile Commerciale Farexpress Lucca)
  41. Oscar Suriano (responsabile Commerciale Farexpress Milano1)
  42. Andrea Torelli (responsabile Commerciale Farexpress Reggio Emilia)
  43. Nicoletta Usardi (responsabile Amministrativo Farexpress Pavia)
  44. Margherita Vacca (responsabile Commerciale Farexpress Salerno)
  45. Paola Vannacci (responsabile Amministrativo Farexpress Toscana)
  46. Stefania Verzeni (responsabile Commerciale Farexpress Bergamo)
  47. Marco Visintin (responsabile Commerciale Farexpress Trieste)
  48. Claudio Zorzetto (responsabile Commerciale Farexpress Mestre).

P.S. – Ma quante firme di proletari e sottoproletari ci sono nella Vannino-list…?

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[Sabato 5 gennaio 2013 - © Quarrata/news 2013]

3 commenti:

  1. Umberto Semplici scrive:

    Cazzo Edoardo,
    tutto lavoro sprecato. Ho letto la tua uscita “Compagni di provincia...”, e siccome mi avevano insegnato a leggere tutto e semmai di fare anche i conti della spesa, mi è balzato all’occhio anche a me codesto ripetersi di Farexpress. Ho inteso controllare. Ho trasferito il lungo (???) elenco su excel: mica tanto solo 250 firma dopo tanta, fulgidissima carriera! – Se poi ci togli qualche evidente, spiacevole presenza di qualche preside ed ex preside (non conoscendoci nessuno ce ne ho trovati solo un paio che conosco), e ci togli pure qualche “obbligato”, qualche per amicizia, ma non me ne frega nulla, – qualche per convenienza, – qualche per opportunità – qualche perché non si sa mai... Direi che il risultato – anche se sulla prima il lungo elenco potrebbe sgomentare – è piuttosto miserello. Quasi da vergognarsi. Ma, ho detto tutto lavoro sprecato perché leggendo, dopo..., il secondo tuo “pezzo”, ecco l’altro spunto di riflessione, che quasi proporzionalmente sgomenta, dato che sta al tutto un buon 20%. Come, all’incirca, 48 sta a 251. Bastava, per un risultato migliore, raccogliere firme (nazional-popolari) all’uscita di una partita, offrendo in cambio un leccalecca!
    Ben mi sta. La prossima volta procederò a ritroso.
    Cordialmente, Umberto

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  2. ... ma il rappresentante più significativo del PD pistoiese, Italia Bene Comune, a proposito dell'ammanco alla comunità Montana, non dice niente????

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  3. Il silenzio è d'oro, dice un vecchio proverbio.

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