domenica 2 dicembre 2012

IL CANCRO DI QUESTA ITALIA ARCAICAMENTE PREUNITARIA


Sulla vicenda Sallusti è stato scritto fin troppo.
Credo di poter aggiungere solo alcune povere considerazioni ma che, nella loro semplicità, contengono, come sempre, verità eterne.
Tutti hanno paura della stampa e dell’informazione. Nessuno è disposto a correre rischi e pericoli. Né magistrati né politici né – aggiungiamolo – dirigenti della pubblica amministrazione, anch’essi poteri forti e distruttivi.
È per questo che, quando accadono vicende che sono un paradosso di per sé, si incattiviscono fino all’inverosimile. Si è visto: dalla Cassazione all’aula del Senato.
La nostra Costituzione doveva essere rivista e soprattutto corretta: da un pezzo.
Non lo ha fatto nessuno e – vedrete – anche quelli che andranno al potere il prossimo anno, faranno di tutto pur di non farlo – come i bambini che stringono le gambe fino all’inverosimile quando hanno una voglia assurda di pisciare.
Fa più comodo lasciare tutto com’è, perché così ognuno avrà la possibilità di continuare a fare quello che vuole con la sostanziale garanzia dell’impunità.
Per le punizioni ci saranno sempre i pochi che, bastonati, daranno chiari segnali e educheranno i molti a tener bassa la testa.
È la stessa storia delle leggi razziali fasciste e dei professori universitari: il 99% si allineerà, gli ebrei potranno andare ad Auschwitz e tutto tornerà nella calma più totale.
Eppure basterebbe così poco per fare di questo Paese un Paese davvero moderno.
Tre passi:

  1. via la discrezionalità dei giudici
  2. via la magistratura amministrativa
  3. passaggio dal caos più totale alla regola dello stare decisis

e il peggio finirebbe in un attimo.
Ma non torna comodo.
Eppure sarebbe preferibile una giustizia freddamente aritmetica, ma uguale per tutti, piuttosto che una marmellata fluida – come quella di ora – che però rovina sostanzialmente tutti e non si sa chi salvi.
Credete che Bersani o Renzi, quando vinceranno, porranno mano a questo e risolveranno i problemi? O pensate che tutto resterà esattamente così com’è?
Sallusti è solo un granello di sabbia: ma che, a ben vedere, è più grande di un Everest, in ogni direzione e per tutti. Indistintamente. E purtroppo qua siamo ancora a livello di una pericolosissima realtà preunitaria: mancano solo le torture fisiche, ma il peggio c’è tutto.
Ecco perché ogni mattina mi vergogno di essere italiano: ed ecco perché penso che la morte sia la cosa più necessaria e utile che possa esistere.
Buona pessima domenica a tutti.
A chi va al ballottaggio e ai più che sono sballottati!
Edoardo Bianchini
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[Domenica 2 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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