lunedì 11 giugno 2012

PISTOIA. TERREMOTO LAVORI PUBBLICI, 23 ARRESTI ALL’ALBA – Parte 5


Gorbi (Udc): «È credibile poi che l’unico politico coinvolto sia Roberto Riccomi?» – Evangelisti era spinto a chiedere «per sensibilità culturale»?

PISTOIA. Federico Gorbi, Udc, interviene con sue personali riflessioni sulla vicenda degli arresti nell’operazione Untouchables. Ecco il testo del suo intervento:

In seguito alle 23 ordinanze di custodia cautelare eseguite questa mattina per i reati di turbativa d’asta, concussione e corruzione vengono spontanee alcune riflessioni.
Premetto che ho piena fiducia nell’opera della magistratura e delle forze dell’ordine che hanno svolto le indagini ma ricordo che bisogna essere sempre garantisti fino a che un processo non determini con certezza le responsabilità dei singoli.

Certo appare curioso il fatto che praticamente la totalità delle aziende che svolgono lavori pubblici nella nostra provincia sia coinvolta nell’indagine.
Se così fosse, e non è da escludere, appare inverosimile che tutto il sistema di corruzione si fosse retto sul metodo creato da un solo uomo, quel Marcello Evangelisti responsabile dei lavori pubblici del Comune di Pistoia, che invece di chiedere soldi per sé costringeva le ditte a sponsorizzare le manifestazioni culturali del Comune.
Possibile che la sensibilità culturale spingesse Evangelisti a rischiare così tanto non per la solita tangente, così diffusa in Italia, ma per uno scopo nobile quale la buona riuscita delle manifestazione per una più ampia conoscenza musicale?
È credibile poi che l’unico politico coinvolto sia Roberto Riccomi, personalità certo di spicco del Partito Socialista pistoiese che però non ha avuto negli ultimi decenni responsabilità dirette di governo di alcun comune?
Certo i socialisti sono in maggioranza a Pistoia come in altre realtà locali, ma possibile che solo il rappresentante di questo partito fosse all’interno della “cricca” che controllava gli appalti pubblici?
Infine, gli imprenditori coinvolti, sono tutti chiamati in causa con pari responsabilità o, tra di essi, c’è chi più che corruttore era semplicemente concusso, cioè costretto ad aderire ad un sistema per poter lavorare?
Spero che a queste domande presto la magistratura possa dare tutte le risposte.
Federico Gorbi
Segretario provinciale UDC
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[Lunedì 11 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. La Magistratura certamente appurerà i fatti, si spera quanto prima, e ci dirà pure qualcosa sulla sensibilità culturale delle persone coinvolte. Lasciamo che la giustizia faccia il suo corso.
    Ma, considerato quanto riportato anche dalle cronache riguardo la Comunità Montana, mi sorge una domanda sul sistema dei controlli. Sono forse inadatti e inadeguati quelli previsti dalla legge a prevenire i "fattacci" contestati agli indagati, oppure non ci sono proprio?
    Renata Fabbri

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