lunedì 27 gennaio 2014

ZTL: PER IL WWF OCCORRE AMPLIARLA


PISTOIA. In merito alla questione della Ztl a Pistoia, non possiamo che trovarci d’accordo con i residenti del centro storico che chiedono al sindaco l’ampliamento della stessa.
La modernità di una città si misura anche da questi provvedimenti, peraltro presenti nel programma del primo cittadino che li ha annunciati una volta eletto.
Liberare dalle auto un’altra parte del centro storico, non può che rendere più vivibile una zona ricca di scrigni d’arte e di storia. Poi, tutta questa esigenza di attirare auto verso il centro non è supportata dai fatti: il parcheggio dell’ex-Ospedale del Ceppo, la cui apertura al pubblico è stata di importanza strategica, risulta quasi sempre vuoto. Basterebbe creare degli incentivi ad hoc, perché si sta parlando di un parcheggio che si trova a due passi da Piazza del Duomo! Siamo a Pistoia, non a Londra!

Non solo. Siamo sicuri che un maggior afflusso di auto, magari con fermata in doppia sosta, porti ad un fatturato maggiore per i negozi di Via Pacini e delle zone limitrofe? Non è stato forse lo spostamento dell’ospedale, dal Ceppo all’ex-Campo di Volo, a contribuire al forte calo delle vendite denunciato da alcuni esercizi, in particolar modo dai bar? A questo punto non sarebbe più logico pensare ad uno shopping fatto “a piedi” (come avviene a Lucca, per esempio)?
Crediamo inoltre che sia urgente la creazione di un tavolo tra istituzioni e categorie di utenti, partecipato da interlocutori veri, per ripensare completamente il modo con cui cose e persone possano razionalmente spostarsi a Pistoia. Le premesse ovviamente sono la tutela delle categorie più svantaggiate, anziani e portatori di handicap, e il rispetto della piramide della mobilità che privilegia pedoni e ciclisti, incentiva il mezzo pubblico lasciando quello privato come residuale. Si potrebbero eventualmente coinvolgere i privati per cercare di far decollare il car sharing, anche questo diffuso in molte città. L’idea è quella che nessuna zona di Pistoia debba essere trasformata in un parcheggio a cielo aperto: tutto lo spazio urbano, periferie incluse, è un bene comune, ecco perché chiediamo una maggiore pedonalizzazione del centro.
Conseguentemente si potrà procedere nel favorire la mobilità ciclabile con rastrelliere e tanti piccoli parcheggi coperti per biciclette, gli unici che riteniamo utili in città. Ci preme rimarcare poi che buona parte delle attuali piste ciclabili di Pistoia non hanno alcun senso, specialmente quelle che corrono nella zona settentrionale del Viale Adua (interrotte da posti auto, cassonetti e alberi). Non è sufficiente dire di avere le piste ciclabili: occorre farle bene per far sì che i cittadini le usino. Vogliamo poi ribadire la necessità di un progetto per le mura urbane di Pistoia: sono state trascurate così a lungo che sono crollate. Il piano Cervellati prevedeva percorsi pedonali e ciclabili, parco fluviale in alcuni tratti lungo la Brana; è il momento di realizzare idee e rendere le mura davvero quel gioiello che possono diventare.
Marco Beneforti
Comitato per il Wwf di Pistoia Onlus
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[Lunedì 27 gennaio 2014 | 18:40 - © Quarrata/news]

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