mercoledì 22 gennaio 2014

SAN MARCELLO E LA MINI-IMU: UNA CIAMBELLA SENZA BUCO O UN BUCO SENZA CIAMBELLA?


di MARCO FERRARI

Considerazioni di Marco Poli di Mammiano alle prese con la perfetta burocrazia italiana

SAN MARCELLO. Accade a San Marcello e non su Marte.
Tre conteggi per la mini-Imu e tre risultati diversi:
• il primo effettuato dal personale del Comune con un imposta a debito di 28 euro;
• il secondo effettuato direttamente dal contribuente con il programma disponibile sul sito del Comune che restituisce, per un errore del Poli, un risultato pari zero;
• il terzo effettuato nuovamente dal personale del Comune con una somma da versare diversa dal primo calcolo e pari a 10 euro.

L’importo, seguendo la normativa nazionale, non sarebbe dovuto in quanto inferiore al minimo previsto di 12 euro, ma il Comune di San Marcello per far cassa, oltre ad aver aumentato al massimo l’aliquota sulla prima casa portandola al 6‰, ha pensato bene di deliberare anche la diminuzione del limite minimo sotto cui non è dovuto alcun versamento portandolo a 4 euro.
Se però è il Comune a dover rimborsare il cittadino, questo avviene solo se è superiore ai 10 euro. 
Ironia della sorte: se da un quarto calcolo, quello che sarà effettuato dagli uffici comunali, fra un paio di anni in fase di verifica, emergesse che il sig. Poli non doveva versare la cifra di 10 euro, calcolata dallo stesso Comune, questa non verrà rimborsata.
La questione evidenziata dal Poli non è di poco conto perché se il cittadino nella determinazione dell’importo da versare si avvale del servizio messo a disposizione dal Comune che è il creditore dell’imposta, e risultasse, in sede di controllo che il calcolo era sbagliato e venisse fuori una somma maggiore da versare, a chi faranno capo eventuali sanzioni e interessi? Al cittadino fruitore del servizio del Comune? 
Se così fosse potrebbe essere un espediente per far confluire nelle disastrate casse comunali qualche spicciolo in più.
Un chiarimento da parte del Comune sarebbe opportuno.

Ecco, di seguito, la lettera di Marco Poli.

Oggetto: MA UNA CIAMBELLA CON IL BUCO MAI?

Da: Marco Poli <marcopoli76@***>
Date: 16 gennaio 2014 18:37
A: Marco Ferrari <mferrari66@***>


Non tutte le ciambelle riescono col buco, ma quando si parla del comune dove risiedo, mi piacerebbe sapere se ogni tanto, qualcuna riesce bene; anche perché non è possibile che tutto quello con cui mi rapporto, non sia chiaro e/o sbagliato, anche per statistica, qualcosa dovrebbe andare liscio!
Mi spiego meglio. L’otto di questo mese, sono andato in comune, per farmi calcolare quando devo pagare di Mini-Imu, o meglio quanto non posso pagare, in quanto vivo una situazione economica disastrosa, che come me vivono moltissime persone, per via di questa crisi. Già sono arrabbiato, come ho già detto tantissime volte abito nel comune che ha applicato la massima aliquota possibile (il 6 per 1000), avendo poi il coraggio un consigliere comunale, di rispondermi in privato, che hanno fatto di tutto per mantenerla la più bassa possibile!
Dicevo comunque vo in comune, perché sul sito, nonostante quanto dichiarato dal nostro sindaco (mi dispiace sempre tirarla in mezzo, ma forse a volte farebbe meglio a non parlare, piuttosto che dire inesattezze), sul sito comunale, manca il programma per il calcolo di questa famigerata tassa, o meglio c’era per l’IMU, mancava la parte per la Mini.
Mi viene calcolato con un programma la cifra di 28 €, che per quanto sia una piccola cifra, per me vi assicuro è tantissimo; mi stampano il modulo F-24 per pagare, e devo dire che sono stati gentilissimi e cordiali.
Ieri (15 gennaio) trovandomi sul sito del comune di San Marcello, vedo che finalmente è presente il programma per il calcolo della Mini-Imu e così provo ad usarlo, e mi viene fuori che non dovevo pagare niente; riprovo e stesso risultato, così mi reco in comune, all’ufficio addetto e con la signorina (gentilissima e cordialissima),mi accorgo di aver fatto un errore, ma che comunque risulta che devo pagare solo 10 € invece che 28 €: mi ristampo il nuovo F-24, la ringrazio e vengo via.
Ora l’impiegata è stata gentile e non è certo colpa sua, mi viene da domandarmi come il primo programma dava un altra cifra, perché per quanto si parli di cifre piccole (che danno comunque fastidio a chi non ha reddito), si tratta di un errore del 180% in più!!!!! Non esattamente un “errore accettabile”, senza contare che verificato l’errore, dopo aver pagato, sarebbe stato un impresa IMPROPONIBILE cercare di farsi restituire la cifra in eccesso, in quanto i meandri della burocrazia, in questi casi sfiancherebbero qualsiasi persona.
La domanda che mi pongo è: possibile che capitino tutte a me? O forse sono uno dei pochi che parla? E soprattutto, come ho detto all’ inizio, ma qualche ciambella con il buco mai? Invito chiunque si sia fatto calcolare l’odiata tassa prima della seconda settimana di gennaio a ricontrollare, io ho risparmiato i 2/3 della cifra e scusate se è poco.
Distinti saluti
Marco Poli

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[Mercoledì 22 gennaio 2014 | 18:57 - © Quarrata/news]

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