martedì 28 gennaio 2014

PIANO STRAORDINARIO PER PRATO: ANCORA QUALCHE PICCOLA CONSIDERAZIONE ARITMETICA


TORNIAMO per un istante sul post Peste & Corna. Cinesi e sicurezza sui luoghi di lavoro a Prato, e leggiamo cosa compare nel comunicato-stampa della Regione stessa (vedi qui):

FIRENZE - Questi i principali provvedimenti, approvati oggi, martedì 28 gennaio, dalla Giunta regionale trasmessa in diretta streaming.

  • Approvazione del Piano straordinario per Prato, in seguito al rogo di dicembre, che prevede l'assunzione di 50 tecnici della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro con l'obiettivo di svolgere controlli e attività ispettive, accompagnati da mediatori linguistici cinesi, nei capannoni e nei dormitori abusivi (min. 02.30 a min. 11.45 circa).
Come vedete  il Presidente Rossi parla di assumere 50 tecnici: che sarebbero per tre anni al costo annuo di 40mila € a testa per un totale di 6mlioni di euro.
Qualche voce fugace parla, però, di 100 tecnici, con i moltiplicatori del caso. Ma tutto da verificare.
Aggiungeteci il compenso per Renzo Berti.
Viene da chiedersi semplicemente: ma la Asl di Prato non aveva un servizio di sicurezza del lavoro? a noi pare proprio di sì.
E la supervisione del piano straordinario non sarebbe stato maglio farla in economia attraverso il servizio pratese, piuttosto che scomodare un dipendente(Berti)-politico(Berti) che continuerà anche a riscuotere il suo stipendio senza aumentare la sua produttività, visto che quando sarà a Prato non sarà a Pistoia e viceversa, dal momento che solo Mastrapasqua, in Italia, è ubiquo e onnifacente come Dio?
Siamo troppo cattivi se ragioniamo con questi semplici criteri logico-aritmetici, evidentemente non troppo chiari né al Signor Governatore della Toscana, né ai suoi “cavalieri della tavola rotonda”?
e.b.
[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Martedì 28 gennaio 2014 | 22:33 - © Quarrata/news]

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