giovedì 7 novembre 2013

SEL, IL CENTRO RIFIUTI AI CANTIERI COMUNALI


di LUIGI SCARDIGLI

Il consigliere comunale Sforzi ribatte alle scelte e ai metodi del Sindaco Cosa ci sarebbe, allora, sotto quella scelta così infelice di Bertinelli & C.?

PISTOIA. «Siamo profondamente contrari, perché appartiene al nostro dna, al consumo di suolo e siamo contrari, per scelta storica, alle demagogie: la raccolta porta a porta non può più aspettare, ma l’area ex Pallavicini non è certo il sito migliore dove costruire il centro rifiuti».

La sostanza della conferenza stampa indetta dal consigliere comunale di Sel, Massimiliano Sforzi, e tenuta nella tarda mattinata di oggi presso la libreria Lo Spazio di Pistoia è questa.
«Esiste già un’area virtualmente attrezzata per la costruzione di questo impianto: sono i cantieri comunali, 40.000 metri quadrati dove non occorre far molto altro per l’edificazione del centro di raccolta, perché è un’area predisposta, che non necessita di espropri, varianti, spese aggiuntive e soprattutto attese; siamo già in ritardo, un’ulteriore dilazione potrebbe risultare, con le norme della Comunità Europea, particolarmente pericolosa. Per non parlare delle spese, che ricadrebbero, inevitabilmente, sulle tasche dei pistoiesi, con fardelli e dazi edulcorati da sigle incomprensibili».
Non solo il sito dell’area ex Pallavicini, inoltre, convince pochissimo Sel e il suo consigliere comunale.
«E poi – aggiunge Massimiliano Sforzi –, in democrazia e per giunta in una democrazia di centro-sinistra, il confronto con la popolazione deve avere la precedenza sulle scelte, che, in quanto tali, come sempre succede, finiranno inevitabilmente per non accontentare qualcuno, ma occorre necessariamente passare dal confronto con la gente prima di decidere e pontificare e non dopo. Anche perché, se la scelta dovesse confermare le scellerate premesse di individuare l’area ex Pallavicini come sito ideale per la costruzione dell’impianto dei rifiuti, i costi oscillerebbero attorno ai 2 milioni di euro: non sono questi i tempi per permetterci tali lussi e sprechi. I cantieri comunali sono lì, già pronti».
Chiediamo se a queste alternative esista anche una terza via.
«Sì certo, il Dano – aggiunge e conclude Massimiliano Sforzi –. Lì addirittura, con un’eventuale bonifica, si otterrebbero persino finanziamenti dalla Comunità Europea, con un beneficio triplice: il centro smaltimento rifiuti in una zona a bassissima densità abitativa, nessuna variante e la certezza che buona parte dei costi vengano ripianati dall’oculatezza ambientale che guida l’Europa».
Più passa il tempo insomma e più cresce il sospetto che dietro l’apparente insensata scelta dell’area ex Pallavicini si nasconda un problema al momento inesploso, ma che potrebbe deflagrare.
Ed anche – forse – con un bel botto e un grande boato…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
La foto di Sforzi è di Luigi Scardigli.
[Giovedì 7 novembre 2013 | 16:07 - © Quarrata/news]

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