lunedì 11 novembre 2013

PISTOIA, RIFIUTI & COMPAGNI


di Fabrizio Geri [*]

Il vergognoso silenzio indifferente della politica di lungo corso dinanzi alle dichiarazioni di Carmine Schiavone

PISTOIA. Ho letto le dichiarazioni sul traffico dei rifiuti tossici rilasciate durante un’audizione alla Camera nel 1997 dal camorrista Carmine Schiavone, passato poi a collaboratore di giustizia e ai relativi benefici garantiti da questa posizione.
Non mi è certo sfuggito che nell’ambito di questo traffico illecito compaiono alcune realtà toscane come Massa Carrara, Santa Croce sull’Arno e Pistoia.

UNA PENTOLA A PRESSIONE
E TUTTI A PIGIARE
IL COPERCHIO

QUANDO SCOPPIÒ il casino-Gelli, me li ricordo i giornali, anche locali, impelagati a parlare di liste e di nomi.
Il fatto è che Pistoia, città a misura d’uomo ma soprattutto massona e di una massonaggine (massoneria sarebbe un complimento!) massiccia e trasversale, ha da fare i suoi interessi: e in questo non distingue destre, centri e sinistre. Pistoia, ghibellina un corno, ha imparato bene, da guelfi e neoguelfi, che pecunia non olet, il dindo non puzza.
È per questo che tutti i partiti dell’arco costituzionale della Prima Repubblica sono stati solidali, trasmettendo anche alla politica della Seconda Repubblica quella solidalità solida che permette di far parlare tutti con una sola vergognosissima frase: «Non mi sono accorto di nulla».
Questo anche perché, dal dopoguerra ad oggi, nessuno ha sorvegliato e tenuto sotto controllo il territorio per come si sarebbe dovuto fare.
Con la sua intraprendenza e la sua forza non politica ma trasversal-massonica, Pistoia e i pistoiesi che contano si sono sapientemente costruiti le proprie istituzioni giorno per giorno scegliendosi i propri custodi.
E soprattutto prendendo per il culo la gente – come dice molto efficacemente Geri – «sempre pronti a erudire platee festanti in convegni sulla buona politica o contro Berlusconi».
Tutti a sedere sul coperchio della pentola a pressione, insomma.
Ovviamente una pentola piena di merda.
Edoardo Bianchini

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
La notizia pare sia stata accolta con serena indifferenza in città: a parte il silenzio assordante delle associazioni professioniste dell’antimafia come Libera, mi hanno colpito, da parte della politica locale, la reticenza e la timidezza a chiedere, cercare o portare approfondimenti su queste tristi pagine che riguardano anche il nostro territorio.
In altre parole mi aspettavo e mi aspetto che venga fatta luce su quel sistema di adombrate relazioni tra il geometra Cerci di Ecologia89, i circoli culturali, le amicizie di Licio Gelli e il ruolo di discariche e attività pistoiesi legate alla logistica e al traffico di spazzatura.
Voglio dire: è possibile verificare, visto che tutti i flussi di rifiuti speciali transitati sono in teoria tracciabili, se le discariche dismesse nostrane, come la Cerretina e Bulicata, o quelle ancora attive come quella del Cassero di Serravalle, abbiano avuto contatti e rapporti, magari anche regolari e alla luce del sole, con il sistema di imprese, personaggi e attività descritte da Schiavone ?
La galassia dei politici che dal Pci dei duri e puri fino al Partito Democratico con le bande delle tessere ha occupato posizioni di potere e ruoli chiave nella gestione di servizi e attività economiche come i rifiuti oggi, cade come da un pero di fronte alle rivelazioni della stampa su possibili intrecci tra ecomafie e la città a misura d’uomo.
Possibile che nessuno si sia accorto di particolari flussi merceologici e personaggi e non possa ora ricostruire meticolosamente quelle faccende?
Mi rivolgo a quei politici di lungo corso, per decenni nei gangli fondamentali della scena cittadina e sempre pronti a erudire platee festanti in convegni sulla buona politica o contro Berlusconi.
Incredibile davvero non aver notato simili movimenti per chi ha girato sistematicamente consigli d’amministrazione e presidenze delle aziende partecipate, per chi aveva l’ambizione di fare il direttore generale all’Asl di Firenze o per chi, come Renzo Bardelli, ha scritto libri e libri sulle vicende politiche provinciali – e le presentazioni dei libri forse sono state più numerose delle vendite.
Forza compagni, non vi peritate, a Pistoia siamo tra amici, uscite allo scoperto, raccontate ora, pour parler, quella trama grigia (e rossa ?) cui Schiavone faceva riferimento e non aspettate le feste dell’unità in cui sarete necessariamente occupati a spiegare il primato della politica sugli affari, le capacità e il merito…
Non male se anche la stampa contribuisse a indagare, rompendo necessariamente le scatole a qualcuno, i giri della monnezza.
[*] – Cittadino del mondo
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 11 novembre 2013 | 11:23 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.