venerdì 27 settembre 2013

IN MEZZO A UNA SANITÀ CHE SUCCHIA L’80% DELLE NOSTRE RISORSE


di FELICE DE MATTEIS

Le difficoltà dell’oggi e l’ondivaga arretratezza di un Pd che non riesce a rinnovarsi e procede per diktat bertinelliani e defenestrazioni (Lombardi)

PISTOIA. Tutti coloro che seguono l’attività quotidiana del proprio esistere e si chiedono il perché ed il per come di certe situazioni che, prima o poi, li/ci riguardano, avranno ben compreso che la “cloaca maxima”, quella che porta più voti e allo stesso tempo è la più costosa è la sanità. La sanità pubblica, che ci succhia l’80% delle risorse finanziarie elargite dalla Regione che nella distribuzione di prebende, nomine, favori, enti collaterali, partecipati e simili, trae il massimo consenso elettorale “controllato” dei voti.
Chiunque neghi questa realtà è un ignavo.

In Toscana, come nelle tante altri parti di questo territorio, anche di diversa colorazione partitica, che fra poco solo Napolitano, non l’ex comandante dei Vigili Urbani di Pistoia, ma il Presidente della Repubblica Italiana, già fan dei carri armati sovietici in Ungheria, riconvertito al “migliorismo” (forse perché al peggio della sua adesione all’ex Patto di Varsavia e ai suoi convincenti metodi niente può esistere) chiamerà Italia, assistiamo al cavanserraglio di deputati che minacciano di dimettersi perché il loro capo è a rischio manette.
Solo qui assistiamo ad un Partito Demo          (cristiano)cratico che pensa di essere democratico (e in questo senso lo è!) perché deve ancora decidere se fare prima un congresso provinciale e poi quello nazionale o se il candidato premier deve essere anche candidato a Presidente del Consiglio o tutte e due le cose e, fra le pieghe delle sue profonde elucubrazioni, se difendere con l’arma del silenzio e la stampa allineata, le ruberie, i nepotismi e il danno incommensurabile arrecato ai piccoli azionisti del suo Monte dei Paschi, piccolo rigagnolo di quel miasma nel quale, a partire dal Pci e dai contributi ricevuti dal “nemico/amico Pcus” di allora, in base ad una superiorità morale che una prostituta di strada può vantare, ma non il Pci ed i suoi figliastri, si continua a pretendere di governare una quantità di persone che forzosamente si debbono chiamare Nazione.
Bene, anzi male, dato che anche a Pistoia neppure siamo in grado, ai minimi livelli, di garantire una parvenza di conduzione e regolarizzazione delle istanze civiche attraverso un Sindaco/Ragazzo (o Ragazzo/Sindaco?), il Bertinelli, che una ne fa e nessuna ne azzecca e che si aggrappa a chiacchiere e comunicati stampa di comodo, con una maggioranza e i poteri forti che lo hanno collocato a fare il Sindaco e che di fatto lo controllano e lo rendono inefficace. Basti pensare alla defenestrazione dell’Assessore Ginevra Lombardi.
Dunque, senza ulteriormente scavare ed approfondire, potremmo cavarcela con un mala tempora currunt, ma ancora qualcuno coltiva l’utopia, la follia, l’incoscienza di credere che il peggio debba comunque avere termine e che la ragione, quella del cuore e del cervello, armonicamente miscelate, possano tornare a produrre benessere e civile consenso e non fame e disperazione come ora.
Quello che deriva dal merito, dalla competenza, dalla passione civile e dal naturale approdo al servizio degli altri. Senza gettoni di presenza e senza pensare che l’immortalità derivi solamente dal distribuire denaro altrui – leggi Fondazione Caripit o Apr/Bardelli o altro ancora – per pura e personale vanagloria e profitto.
Siamo ottimisti. Pensiamo che anche lo sterco dell’ oggi sia utile per poter apprezzare, in un domani che ci auguriamo prossimo, il fresco profumo di un’alba pulita.

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Venerdì 27 settembre 2013 | 09:45 - © Quarrata/news]

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