martedì 9 luglio 2013

L’OSPEDALE DELLE MILLE E UNA NOTTE


PISTOIA. A proposito del nuovo ospedale che il 13 prossimo sarà presentato alla città, Dario Guastini scrive:

Caro Bianchini, il nostro (perché pagato coi nostri soldi) ospedale nuovo è una meraviglia sia all’esterno che all’interno.
L’esterno permette di inserirlo nella memoria a lungo termine grazie allo shock emotivo dovuto alla straziante bellezza della struttura e dei pannelli che lo rivestono.
L’interno offre soluzioni avveniristiche di vario genere: le camere, a due letti, non permettono al secondo letto di uscire se non si sposta decisamente il primo; nel bagno ci sono grosse difficoltà per chi è costretto su una sedia a rotelle, al punto che si è ipotizzato di asportare temporaneamente il bidet per avere spazio sufficiente;
non tutti i corridoi permettono la circolazione dei letti (pensiamo a malati che non possono essere barellati) per raggiungere le apparecchiature come radiologia e simili; in compenso il Centro Commerciale del primo piano ha corridoi immensi per ospitare chi andrà a scaricare le proprie ambasce facendo shopping fra una visita e una assistenza (noi visitatori siamo stati rassicurati sul fatto che ci troveremo “di tutto”).
Un’altra chicca è rappresentata dal garage dell’Automedica, emergenza del 118, che si trova sulla corsia di accesso delle ambulanze al Pronto Soccorso, all’ingresso della Sala Calda – dove si “scaricano” i malati – con qualche probabile piccolo inconveniente di precedenza fra i due mezzi oltre al rischio di incidenti.
Molto belli gli ambulatori – tutto vetro – ma metteranno delle tendine per evitare di posare gli occhi su chi all’interno si spoglia per una visita.
Arrivano voci di varie altre magagne, che mi sono sfuggite perché non del mestiere o non ho visto perché il tour era limitato.
Un esempio per tutti: è vero che gli operatori tecnici di Tac, Rx e simili non hanno collegamenti diretti col medico di turno (pur essendo in due locali attigui) e in caso di emergenza devono far la corsa dal gabbiotto che li ospita alla stanza del medico? Quanto tempo occorre? E nel frattempo chi segue il malato?
Per concludere (magari !!): perché il parcheggio e il tetto non sono stati usati per montare dei pannelli fotovoltaici (ma questo, almeno in parte, sembra risolto: vedi foto – n.d.r.)– come sembra che farà Prato, seguendo l’esempio di altre strutture pubbliche in altre regioni)? Forse per paura di risparmiare sulla bolletta Enel o per lasciare che gli incentivi vadano ai termovalorizzatori?

Non ce l’ho con il progettista della struttura, poverino, che non ha nemmeno saputo immaginare l’esistenza delle sedie a rotelle, ma con tutti i cosiddetti tecnici che hanno approvato il progetto!
Chiudo ponendo un’ultima domanda: qualcuno ha calcolato quante migliaia (o milioni) di metri cubi di acqua viene pompata nel Brusigliano dalle due idrovore in funzione per toglierla da sotto l’Ospedale – che altrimenti si allagherebbe – e lasciare a secco i pozzi che fornivano alla città oltre la metà dell’acqua potabile?
Sappiamo che dovevano essere chiusi, ma questa è una fine indegna. In cambio avremo l’acqua dei pozzi di Prato con la trielina e ce la diluiranno con l’acqua dell’Anconella, come già succede nella Piana.
Spero che l’inaugurazione soddisfi gli incliti e i potenti e che riescano a circondarsi di una adeguata e numerosa claque osannante.
E spero ancor di più di essermi sbagliato su quanto ho scritto augurando agli utenti futuri che tutto funzioni al meglio, come dovrebbe essere in questi casi.
Dario Guastini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 9 luglio 2013 | 08:00 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. L'ottava meraviglia è il più grande abuso edilizio mai fatto e sanato solo da una variante al piano regolatore, ma l'acqua potrà mai essere sanata dalla variante?
    E'solo questione di tempo.
    Nel frattempo, TUTTI AI RINFRESCHI!

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  2. LORENZO PACINI PIANGE, FILIPPO PACINI NON RIDE, GODIAMOCI IL PIU' ONESTO! ... (san) JACOPO!

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