mercoledì 10 luglio 2013

AGISPORT, ANCORA QUALCHE DOMANDA SUI CONTRIBUTI EROGATI DAL COMUNE


di ALESSANDRO ROMITI

Per il prossimo anno il Comune dovrebbe tagliare il budget di almeno il 50%: e dopo che accadrà?

AGLIANA. La serie di interviste realizzate sul caso Agisport, ha fatto ancor più emergere una realtà di scarsa trasparenza e di approssimazione gestionale, con incongruenze diffuse. Per prima cosa dobbiamo stigmatizzare il comportamento del presidente Antonio Papi che, nonostante l’invio di due fax e richieste scritte, non si è mai mostrato disponibile a parlare con noi: ma questo, ad Agliana, non ci meraviglia, visti i precedenti con il Presidentissimo della Misericordia Artioli. Il silenzio deve essere un parametro peculiare locale.
E dire che l’amico Enzo Mariotti ci aveva vivamente rassicurato: “… quando vuoi parlare di questa cosa, Antonio sarà subito disponibile, per fare massima chiarezza…”.

Così non è stato affatto. Eppure abbiamo chiesto anche ai due assessori Santini e Magazzini di intercedere per noi, al fine di riuscire a conferire con Papi, e abbiamo atteso inutilmente oltre due settimane, proprio per non ignorare gli impegni del torneo dei rioni.
Nemmeno gli Assessori hanno voce in capitolo con chi finora ha incassato 100mila € l’anno per… smistare il traffico agli impianti sportivi?
Enzo Mariotti, ci ha ben rassicurato sul fatto che in Agisport è tutto a posto: l’erba è tagliata regolarmente e la gestione dei campi è eccellente in quanto a pulizia e manutenzione. Altrettanto ci ribadisce il rag. Francesco Cerri (di Ass. Amici Miei): ma sembra che i due sportivi non vogliano capire il problema.
Cerri ci ha addirittura contestato l’affermazione che l’Agisport sia assegnataria di 100mila € pubblici annui da parte del Comune e ha smentito che non ci siano delibere relative alla erogazione di rimborsi o emolumenti.
Ma allora, se le cose stanno così, perché Papi non affronta l’argomento con una nota scritta o con una bella intervista limpida e chiarificatrice? Oppure ad Agliana soffrono tutti di agorafobia e non vogliono attraversare una piazza da soli in compagnia di un giornalista?
Stupefacente il nostro colloquio con il signor Valiani del Gs Spedalino, che prima si è offerto di prenderci sul serio e quindi s’è impegnato a farci parlare con il rappresentante legale dell’associazione spedalinese (Carobbi), rassicurandoci che lo avrebbe informato non appena rientrato dalla vacanza (il 1° luglio), ma poi, sabato 6 luglio, ha fatto retromarcia, dicendo che “l’associazione non intende parlare più di queste cose e che la dobbiamo smettere di disturbare”. E vi sembra che noi potremmo farlo…?
Lo stesso Valiani ha ribadito alle nostre contestazioni di metodo (ovvero alla evidenza di opacità e poca chiarezza gestionale) che a loro, non gliene “importa niente, se questo comportamento in Sicilia è conosciuto come omertoso”.
Evidentemente, ad Agliana, le cose vanno bene così. Per alcuni. O altrimenti si chiederebbero con preoccupazione come vengano macinati quei 100 € all’anno sinora pagati dalla cassa di tutti gli aglianesi, il Comune – e senza controllo: almeno fin quando non ci sarà inequivocabilmente dimostrato il contrario.
Di diverso parere, però, sembrano altri associati che ci segnalano alcuni aspetti non marginali e di grande interesse. Le confidenze riferite, infatti, sono interessanti non solo sotto il profilo dell’inchiesta giornalistica, ma anche sotto quello di una possibile segnalazione alla Corte dei Conti.
Riepilogando:
1. Agisport nasce come un’agenzia di servizi, oltre 10 anni fa, sotto l’impero di Magnanesi e assume compiti e funzioni che sarebbero indicate come riservate, per più aspetti, alle associazioni sportive. Da sottolineare che Agisport non diventa mai una vera e propria “associazione sportiva”, ma rimane un’agenzia con compiti di calendarizzazione, coordinamento della gestione e della manutenzione degli impianti.
Ciononostante in oltre dieci anni è rimasta al vertice dell’organigramma gestionale dei servizi sportivi, godendo – almeno per quanto siamo riusciti a capire fino a questo momento – di una manifesta assenza di controllo anche secondo quanto hanno dichiarato i due assessori contattati Magazzini e Santini, che non hanno mai verificato le modalità di spesa delle somme stanziate.
2. Agisport, riceve ad oggi 100.000 €. (sì, esatto, 193.657.000 £) di rimborso forfettario dal Comune, che verrebbero perciò elargiti senza controlli di sorta su delicati capitoli di competenza (rimborsi di spesa agli addetti), emolumenti dovuti per deliberazione del consiglio delle società associate e/o competenze.
Ora c’è da chiedersi, con il seme del dubbio: visto che l’amministrazione Ciampolini sta per tagliare il contributo del 50% (non più 100mila, ma 50mila o meno all’anno: che è sempre una cifra cospicua), se l’Agisport sarà ancora assegnataria del “bando di gestione” per il prossimo anno, quali margini economici avrà per i compensi e rimborsi ai suoi “prestatori d’opera”? E se i margini economici li troverà ancora nonostante il pesante taglio comunale, questo cosa significherà? Che il personale Agisport s’immolerà d’ora in poi per spirito di servizio, volontariato e gusto del martirio, o che piuttosto fino ad ora ha potuto tranquillamente contare sul molto grasso che colava?
3. La legge prevede che i rimborsi spesa (il che presuppone che ci siano state delle spese effettive, altrimenti sono emolumenti tassabili) siano consentiti fino alla somma annua di 7.500 €. per ogni addetto e che, comunque, siano erogati solo alle associazioni sportive, cosa che Agisport non è. Quindi sotto che forma sarebbero stati e sarebbero erogati fino a questo momento? Tutto ciò che è pagato oltre i 7.500 €. all’anno, dovrebbe essere comunque giustificato da relative deliberazioni dell’assemblea dei soci.
In Agisport il cumulo della quota in esubero sembra infatti oscillare intorno a 30.000 €. annui.
È appena il caso di rammentare che i contributi del Comune a Agisport sono soldi dei cittadini di Agliana…

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[Mercoledì 10 luglio 2013 | 16:45 - © Quarrata/news]

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