giovedì 13 giugno 2013

AGLIANA E AGISPORT, UN PIANETA TUTTO DA SCOPRIRE

di ALESSANDRO ROMITI

Riflessioni dopo una sommaria intervista all’Assessore al bilancio Roberta Santini Il Comune eroga 100mila euro all’anno ma non sembra svolgere alcun controllo sull’utilizzo di una cifra così consistente di denaro pubblico

AGLIANA. Eravamo leggermente imbarazzati per aver impegnato il tempo e la pazienza della gentile Assessore al bilancio del Comune di Agliana, Roberta Santini, sulla nostra “inchiestina” che è spuntata all’avvio del torneo calcistico dei rioni.
Vale il principio che “dalle piccole cose si hanno i grandi risultati” e speriamo, dunque, d’essere presto rassicurati della più irreprensibile gestione del plafond di 100.000 € annui – di soldi pubblici, cioè nostri – affidati dall’Amministrazione Ciampolini all’associazione capofila affidataria della gestione degli impianti sportivi di calcio.

LA BUONA POLITICA
E IL PUBBLICO DENARO

Quando un Comune, uno qualsiasi, eroga un contributo a una associazione del territorio, tale associazione lo riceve e lo utilizza come crede. È sempre stato così ed è giusto che sia così: solo che un contributo può essere di mille, duemila, tremila €. Poi basta.
Quando però la cifra erogata è di centinaia di migliaia di € ed è automaticamente versata di anno in anno, quando cioè siamo dinanzi a 100mila € che ricorrono, si può più parlare di contributo o si deve parlare, invece, di compenso per la prestazione di un servizio che non viene svolto direttamente dal Comune, ma che potrebbe anche esserlo e magari in termini di maggiore economicità e dispendio? In altri termini: un dipendente (o anche due) dedicato solo ed esclusivamente al lavoro della calendarizzazione dell’uso delle strutture sportive, costerebbe più o meno di 100mila € all’anno alla collettività dei cittadini di Agliana?
E proprio per questo è necessario o no il controllo su una spesa corrente che in un decennio gira intorno al milione di € ovvero due miliardi delle vecchie lire?
La domanda è semplicemente questa.
La risposta datela voi, lettori – se non avete le fette di salame sugli occhi.
e.b.
L’argomento sembra però interessante, visto che si discute di un’ipotetica erogazione di 2.500 € circa mensili d’emolumenti distribuiti in quota-parte ai tre dirigenti dell’Agisport, che però in dieci anni (30mila € all’anno), assumono una consistenza di 300.000 €.
Non è ben chiaro quali siano le competenze operative degli stessi dirigenti, chiamati a tenere il calendario degli incontri sulle prenotazioni dei tre campi tra le associazioni sportive: sembra che, solo per il calcio, ad Agliana, di campi ce ne siano ben una dozzina.
L’Assessore Santini è stata impeccabile, compìta e compiuta, senza una sbavatura argomentativa dinanzi alle nostre impertinenti domande: ha ribadito chiaramente che, dopo l’erogazione dei soldi e la ricezione del bilancio d’esercizio da parte dell’Agisport, non vede alcuna necessità di fare verifiche di correttezza e qualificazione del bilancio stesso.
La Santini non ha fatto nemmeno una scivolata: ma lo giudicheremo più avanti, a conclusione delle interviste con i vari presidenti, amministratori e collaboratori delle associazioni legate al giro dell’Agisport.
Ci è davvero dispiaciuto di non aver ricevuto una copia – magari completa di allegati e sottoconti di spesa – della Agisport: ma ad Agliana, a cominciare da quel bell’esempio di trasparenza della Misericordia di Artioli, sembra che le cose funzionino così e che così vada bene alla maggioranza democratica di tanti democratici di indefettibile fede.
E ci ha, inoltre, sorpreso sentirci dire che, a tre giorni dalla prenotazione del nostro colloquio e quasi quattro dal lancio della notizia, la “preparata e solerte” Santini non sia stata in grado di rispondere a domande tanto semplici e scontate, rinviandoci al più informato suo collega con la delega allo Sport, Fabrizio Magazzini: lui dovrebbe sapere tutto, o quasi. E a lui rivolgeremo, sin d’ora – con la speranza che si prepari a dovere –, le domande che seguono:
– Nell’associazione sono stati assegnati incarichi a familiari del Presidente Papi?
– Gli emolumenti erogati sono stati approvati dall’assemblea dei soci?
– I compensi ai ‘dirigenti’ sono indicati a bilancio in modo specificato?
– I bilanci di Agisport sono regolarmente approvati con una votazione di merito?
L’Assessore Santini ha sostenuto che il Comune si è sempre limitato all’erogazione della somma e alla mera ricezione del bilancio d’esercizio, senza condurre nessuna valutazione circa la correttezza sostanziale degli atti: in altri termini il Comune avrebbe svolto solo una occasionale verifica della corretta tenuta dei libri delle riunioni di assemblea. È forse chiedere troppo, chiederete e pretendere chiarezza e controllo, vista la concessione di 100.000 € affidati così, a babbo morto? Una cifra che non è certo una nocciolina.
Adesso, prima di incontrare il presidente di Agisport, Antonio Papi, dovremo analizzare la convenzione che regola i rapporti del Comune con Agisport.
Intanto alcune osservazioni di genitori, sportivi e amici ci stimolano a proseguire la nostra inchiesta che, se vedesse confermate situazioni di non correttezza gestionale, sarebbe una perfetta conferma del teorema magnanensiano sulla costruzione del consenso politico.

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[Giovedì 13 giugno 2013 | 17:11 - © Quarrata/news]

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