mercoledì 22 maggio 2013

RIFONDAZIONE SULLA EX-COMUNITÀ MONTANA: «REGOLE PRECISE SULL’USO E SULLE RISORSE PASSATE ALLA PROVINCIA»


L’intervento del Capogruppo Rita Monari in Consiglio Provinciale

PISTOIA. Inviamo l’intervento in Consiglio Provinciale della capogruppo Prc (Rifondazione Comunista) Rita Monari, a proposito della rendicontazione dei beni della ex Comunità Montana:

L’atto di ricognizione dell’inventario dei beni mobili ed immobili della ex Comunità Montana è propedeutico al rendiconto d’esercizio, quindi è importante conoscere il patrimonio della ex C.M., perché questo andrà ad incidere sul bilancio della Provincia di Pistoia.
La complessità del lavoro è dovuta anche al fatto che essendo stata la ex C.M. commissariata il 1 dicembre 2012, il rendiconto deve essere fatto anche per un solo mese. 

Sulla base della documentazione fornita dagli uffici, i beni immobili si suddividono in 3 tipologie:

Beni immobili di proprietà della C.M., come il magazzino Le Grazie, Villetta Fivizzani a Le Regine, Villa Vittoria a S. Marcello, il Rifugio Acquerino, Ruderi il Mulinaccio, per un totale di 5
Beni immobili delegati alla C.M. in quanto subentrata nelle funzioni del disciolto Consorzio di Bonifica Montana, come i box di Abetone (n. 24), la stazione di partenza funivia Cutigliano-Doganaccia, La grande Baita alla Doganaccia (bar ristorante), e la Funivia Doganaccia-Croce Arcana, per un totale di 32
Beni immobili che appartengono al Patrimonio Agricolo Forestale, gestiti dalla C.M., come ad esempio alcuni rifugi in concessione di comodato, per un totale di 114

I criteri di valutazione sono dettati dall’art 230 del TUEL che stabilisce che se acquisiti prima del 1995 gli immobili sono valutati sulla base del valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali, mentre per gli immobili acquisiti dopo l’anno ’95 varrà il costo di acquisto più le manutenzioni effettuate. 
Prendiamo ad esempio “Villetta Fivizzani”, acquistata nel 1989 per un costo pari a odierni 275.000 € al fine di destinare lo stabile a foresteria per giovani che avrebbero dovuto fare formazione legata all’attività del “Centro Riserva Naturale di Biogenetica”; un progetto valido che però non è mai stato portato avanti, tanto che la villetta è chiusa ormai da molti anni. 
“Villa Vittoria”, invece, fu acquistata nel 2001, pagata 500.963,00 €, per diventare la sede istituzionale della ex C.M.
I lavori iniziarono nel 2005 e nel frattempo la sede fu trasferita – come è rimasta fino a circa un mese fa – presso i locali della ex Lime, alla modica cifra di € 42.000,00 annui per un totale di € 329.000,00.
Oggi Villa Vittoria, dopo che vi sono stati spesi 2 milioni di euro di soldi pubblici, giace ancora con i lavori da terminare! 
Faccio presente che da quando la ex C.M. è stata commissariata la Presidente Fratoni ha giustamente e prontamente spostato la sede nei locali di Campo Tizzoro, di proprietà del Comune di San Marcello in comodato d’uso alla Provincia di Pistoia. 
Per quanto riguarda i beni mobili, dagli allegati che gli uffici hanno prodotto, si evidenzia un parco auto comprensivo di 13 Jeep (Pick-up, Land Rover, Defender), 2 pulmini, 7/8 panda 4x4, autocarri e altro, per un totale di 38 unità, comprese anche le macchine operatrici + 8 carrelli. 
Leggo in delibera che alcuni beni (e mi riferisco alle autovetture) sono custoditi presso private abitazioni dei caposquadra. Ritengo a questo proposito che una Pubblica Amministrazione debba detenere i propri beni nelle proprie sedi o comunque presso centri di raccolta di pertinenza della ex C.M. – e oggi Provincia – come da prassi.
Pertanto richiedo alla Presidente Fratoni che venga al più presto definito un regolamento per l’uso e la detenzione delle autovetture della ex C.M. 
Per quanto riguarda i generatori di neve (cosiddetti cannoni spara-neve), facendo riferimento alla delibera n. 79 del 30/10/2009, la ex C.M. deliberò l’acquisto di alcuni di questi per valorizzare il sistema economico e sociale della Montagna. 
Condivido nel merito quella scelta, in quanto la C.M. era nata per sostenere l’economia montana con obiettivi sociali, economici e turistici, che per altro fu volta ad aiutare un territorio in difficoltà (negli anni 2006/2007/2008 fu chiesto lo stato di calamità naturale per la scarsità delle nevicate che fece crollare l’economia turistica); per questo acquisto fu quindi concesso un contributo da parte della Regione Toscana pari a € 1.500,00 
(Mil.) , mentre due privati che ebbero in comodato gratuito tali beni si assunsero l’impegno di fare le opere per il posizionamento dei “cannoni” (opere idrauliche etc.), cofinanziando il progetto con un importo pari a € 1.350,00 (Mil.).
Come più volte è stato evidenziato in questi ultimi mesi, la contabilità della ex C.M. era sostanzialmente assente.
È però fondamentale quando parliamo di beni e soldi pubblici che vi siano regole precise di trasparenza, un elemento che credo possa subentrare con il commissariamento da parte della Provincia di Pistoia, un’opportunità per mettere in chiaro la situazione e stabilire regole che non ci sono mai state. 
La volontà politica di questa amministrazione è chiara e determinata: rimettere in ordine i conti.
Per questa finalità voglio sottolineare che il personale tecnico/amministrativo della Provincia è molto preparato e pertanto dobbiamo lavorare in sinergia con il personale della ex C.M. perché deleghe importanti – come quella alla forestazione – siano al più presto restituite al territorio montano.
Ribadisco inoltre piena fiducia nella Procura della Repubblica perché possa accertare le responsabilità di quanto accaduto e restituisca così al territorio e alle persone della montagna quella dignità che per colpa di qualcuno è venuta a mancare.”
Rita Monari
capogruppo PRC Consiglio Provinciale Pistoia
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[Mercoledì 22 maggio 2013 | 17:12 - © Quarrata/news]

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