mercoledì 22 maggio 2013

PER AUTODIFESA


di LUIGI SCARDIGLI

QUARRATA. Me lo ha espressamente chiesto mia figlia Alagia, 16 anni, ragazza come milioni di altre, di voler partecipare al corso di autodifesa organizzato dalla Questura che si è svolto ieri sera al Polo Tecnologico Bassi, a Quarrata, nella sala intestata a Libero Grassi, il commerciante che non si volle piegare al pizzo. E che proprio per questo motivo fu trucidato.

Me lo ha chiesto, perché, con molta probabilità, nonostante abbia la testa sulle spalle e la porti a spasso alta e fiera, avverte incombente, quotidiano, onnipresente, il pericolo di potersi imbattere, in un qualsiasi momento, in un violento. E non è la sola, perché ieri sera, nella palestra intestata all’amico e collega Giancarlo Zampini, con lei, c’era un nutrito stuolo di donne, dai 20 ai 60 anni, accomunate dalla stessa identica emozione: la paura.
A tranquillizzarle e a dar loro i primi rudimenti di come eventualmente difendersi al cospetto di un malvivente, tre abili funzionari di Polizia: Rocco Malacarne, veterano docente di arti marziali, uno dei suoi più giovani e promettenti allievi, Fabrizio Teodori e Paolo Romeo.
Prima un po’ di riscaldamento, qualche battuta con le allieve (ieri sera era il penultimo appuntamento di questo corso) e poi via, con le dimostrazioni pratiche, piccole, ma decisive lezioni che potrebbero rivelarsi, nella malaugurata occasione, risolutive, vitali: come riuscire ad evitare un fendente di una lama, o l’aggressione con un oggetto contundente. Movimenti secchi, decisi, essenziali, elementari, in grado però di annullare e vanificare, nella sciagurata ipotesi, anche il più aggressivo dei malintenzionati.
Stefania, Cinzia, Elena, Federica, Ilaria, Chiara e tutte le molte altre presenti alle due ore di addestramento, si sono presentate in tuta da ginnastica: non brillantissime negli esercizi ginnici, ancor meno nelle dimostrazioni pratiche, sia nelle vesti di aggressori, che in quelle di aggredite, ma questo piccolo grande spaccato umano femminile (c’era anche Marco Bai, vice Comandante dei Vigili Urbani di Quarrata, ma era l’unico tra le allieve) dimostra, insindacabilmente, una tristissima verità: le donne hanno paura. Ed hanno ragione ad averne!
E nessuna di loro, con molta probabilità, se dovesse incappare in un tragico inconveniente, saprebbe spolverare, alla bisogna, le alfabetizzazioni ricevute ieri sera dai tre validi istruttori ed evitare, applicando i loro insegnamenti, il peggio: in quei drammatici frangenti, il sangue circola con lentezza, il cervello riceve meno ossigenazione e la pura sin impossessa anche delle più elementari nozioni di autodifesa e i malviventi, quasi sempre, hanno la meglio.
Sarebbe forse opportuno che la Questura, quanto prima, indicesse ed organizzasse anche corsi per come depotenziare la stupida, violenta e secolare aggressività maschile. Per questi però, gli istruttori, anziché con il kimono, dovrebbero presentarsi con quale libro e alcune bombolette di tolleranza; purtroppo, però, tra i maschietti, serpeggia l’analfabetismo. E i cattivi odori.
E si vede. E si sente!

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Foto di Luigi Scardigli.
[Mercoledì 22 maggio 2013 | 12:46 - © Quarrata/news]

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