martedì 21 maggio 2013

IL MOVIMENTO 5 STELLE E I BLITZ DELLA MAGGIORANZA: «C’È UN PROBLEMA DI METODO E UNA QUESTIONE DI RISPETTO»


Giacomo Del Bino
Giacomo Del Bino riflette sui lavori della Quinta Commissione sull’emergenza sfratti abitativi

PISTOIA. Venerdì 17 maggio si è discussa, in V Commissione consiliare, la mozione sull’emergenza sfratti abitativi presentata dal gruppo consiliare del MoVimento 5 stelle.
Al termine della seduta, tutti sono rimasti contenti. Io no.
C’è un problema di metodo ed una questione di rispetto.
Partiamo dall’inizio.
Le Commissioni consiliari sono organismi istituzionali, composti da consiglieri, che svolgono attività preparatoria ed istruttoria su atti, provvedimenti ed indirizzi da sottoporre, successivamente, alla determinazione del Consiglio comunale.

I documenti da discutere vengono preventivamente sottoposti da coloro che intendono presentarli (principalmente giunta o consiglieri) al vaglio del Presidente del Consiglio comunale, che decide a quale delle cinque commissioni assegnarli per la discussione.
Nella fattispecie concreta, dopo un iter abbastanza lungo (la data della Commissione è stata spostata svariate volte), finalmente il documento presentato dal M5S un mesetto fa è sbarcato in Commissione. A rappresentare il M5S Maurizio Giorgi ed io.
Sorpresa! La maggioranza presenta una “contro-mozione” sullo stesso argomento, con contenuto in parte assimilabile a quello della nostra, in parte divergente.
Immediatamente dopo la presentazione del nostro testo, l’assessore Tina Nuti – dopo averci ringraziato per aver sollevato il tema – esprime la volontà di leggere il documento da loro presentato, perché più completo e condivisibile.
Io mi oppongo, affermando che: l’odg prevede la discussione sul ns. documento; la loro mozione non è stata protocollata, non ha percorso il corretto iter, non ha data e non ha firma, è stata sottoposta all’attenzione solo di parte dei consiglieri di maggioranza, mentre gli altri non sono a conoscenza neppure della sua esistenza. In altre parole, non ha alcun valore formale. Mi chiedo: è questo il rispetto portato verso un gruppo consiliare che presenta un suo lavoro? È questo il modo giusto di presentare delle idee difformi (?) da quelle di chi esprime una qualsivoglia proposta?
Il Presidente di Commissione (anzi, il Vicepresidente Anna Maria Celesti, in quanto il Presidente Riccardo Trallori è assente) è sulla mia stessa linea ed impedisce il perpetuarsi di un’azione scorretta, chiedendo di iniziare la discussione sul provvedimento all’odg.
La discussione prende luogo e si sviluppa come dovuto. Al termine, viene deciso di aggiornare la seduta e, quindi, rinviare il licenziamento della mozione ed il conseguente inoltro al Consiglio comunale per l’approvazione dell’atto.
Il capogruppo Pd Sarteschi, sempre elogiando il M5S per aver messo all’ordine del giorno un argomento tanto importante ed urgente, afferma d’altro canto che è necessario ampliare la discussione e che la mozione presentata è comunque in parte difforme dalla posizione del suo gruppo e troppo complessa per poter essere soggetta ad emendamenti. Dichiara, infine, che il suo gruppo la “boccerebbe” e quindi impedirebbe la sua discussione in Consiglio.
Successivamente, l’assessore Nuti legge il loro documento. Si chiede che la “contro-mozione” venga immediatamente messa a disposizione di tutti i consiglieri, come anche alcuni dati relativi alle locazioni in edilizia popolari.
Cosa pensare?
Venerdì prossimo il documento tornerà in commissione – che ricordiamo essere pubblica –, per ulteriore discussione ed eventuali modifiche.
Vedremo cosa succederà.
Giacomo Del Bino
portavoce M5S Pistoia
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[Martedì 21 maggio 2013 | 16:49 - © Quarrata/news]

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