giovedì 30 maggio 2013

GLI ELETTORI SI CHIEDONO: «FUORI LE CIRCOSCRIZIONI PER RISPARMIARE E POI CON I TAGLI SI FINANZIANO ALTRE INIZIATIVE…?»

Dubbi e interrogativi sulle scelte dell’amministrazione Bertinelli

PISTOIA. Questi sono anni in cui si fatica ad elaborare il superfluo, qualcuno purtroppo fa fatica anche a mettere insieme pranzo e cena. Con eccessiva timidezza, ma non meno opportunamente, la legge finanziaria del 2008 ha riguardato i costi della politica e ha tolto di mezzo le Circoscrizioni (almeno nella misura che interessa la nostra città).
Si potrebbe pensare a tanti soldi risparmiati per l’amministrazione comunale, che si trova a dover sostenere costi elevatissimi per mantenere in piedi i servizi ai cittadini (i quali hanno sempre meno disponibilità) e mandare avanti il complicato apparato con entrate sempre più esigue.

Poi però si apprende di delibere della Giunta Comunale di Pistoia in cui si prevede che, in attesa di una riorganizzazione del decentramento comunale, gli stanziamenti in precedenza assegnati alle singole Circoscrizioni sono stati integralmente assegnati a vari capitoli di spesa. Il passaggio ad un nuovo sistema organizzativo registrerà una riduzione totale dei costi o si risolverà in una ridistribuzione dei finanziamenti, reintroducendo dalla finestra ciò che era uscito dalla porta, con buona pace degli astanti?
Intanto la delibera di giunta del Comune di Pistoia, la n° 82 del 26/4/2013 stabilisce che quanto veniva messo a disposizione delle circoscrizioni (soldi, edifici, …) nel “sistema di rapporti di collaborazione ed erogazione dei contributi, anche per la realizzazione delle iniziative culturali sul territorio comunale” sarà distribuito tra tutti quei soggetti – associazioni, pro-loco circoli parrocchie e le altre forme di aggregazioni presenti sul territorio circoscrizionale, non necessariamente munite di personalità giuridica riconosciuta, nonché enti ed organismi operanti a livello locale... – che vorranno presentare una domanda di contributo “per l’attività annuale complessiva o per singole iniziative – tra tutte quelle già svolte dalle ex circoscrizioni – dalla tutela del territorio, alla promozione culturale e sportiva, tempo libero, in particolare le iniziative culturali che consistano nella promozione di attività di tutela e diffusione, anche nelle scuole e tra gli studenti, delle tradizioni culturali del territorio”.
Ma come? Fuori le Circoscrizioni perché sono un costo evidentemente improduttivo e che non ci possiamo più permettere, ma comunque rappresentative di tutte le parti politiche, e dentro un filtro che stabilisce cosa e come finanziare con quelle stesse risorse? E per di più senza contraddittorio né possibilità di riscontro da parte del Consiglio Comunale che resta escluso da queste operazioni?
Ci chiediamo quanti soldi restano a disposizione dopo la dissoluzione delle Circoscrizioni perché l’ambito di applicazione della delibera citata appare assai ampio, se le cifre fossero consistenti perché non condividere la scelta degli impieghi, senza vincolo di destinazione? I progetti culturali da chiunque provengano saranno ben accetti se validi e seri soprattutto quando le risorse non saranno limitate come lo sono adesso.
La chiarezza nell’uso di risorse pubbliche, riguadagnate con il preciso intento di diminuire il peso dei molteplici livelli di amministrazione, appare conseguibile solo attraverso il controllo che il consiglio comunale può operare a vantaggio di tutta la comunità.
[comunicato pistoia 2.0]
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[Giovedì 30 maggio 2013 | 15:22 - © Quarrata/news]

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