martedì 28 maggio 2013

AGLIANA FRA SPORT E BUSINESS

di ALESSANDRO ROMITI

Malcontento per l’Agisport, la società che gestisce tutti gli impianti comunali

AGLIANA. Abbiamo assistito con piacere alla serata inaugurale del torneo dei rioni di Agliana, ricordando gli anni della giovinezza: un evento di grande partecipazione popolare che, da ragazzi vivevamo con l’enfasi e l’impegno di pasionari dei rioni.
Ma le cose cambiano: non siamo più un adolescenti, anche se di questa età abbiamo mantenuto una sana curiosità e la necessaria malizia; e l’altra sera, però, ci è pervenuta la notizia di una situazione che potrebbe aprire vasti orizzonti d’inchiesta nel mondo dello sport aglianese.
Durante la partita, abbiamo raccolto alcune confidenze (un eufemismo, perché si trattava di autentici sfoghi, circostanziati) di alcuni genitori, che si sono detti delusi per la gestione “familistica” della società Agisport, associazione capofila che ha incarichi di coordinamento e gestione del noleggio delle strutture sportive comunali.
Dalle prime segnalazioni, sembra proprio che siamo di fronte a un’altra delle situazioni di “aglianesi”: l’associazione Agisport ha i seguenti compiti istituzionali (dal sito del Comune): “realizzare iniziative idonee a favorire lo sviluppo dello sport e in particolare quello del calcio”, svolgendo attività di “organizzazione di attività e gestione di impianti sportivi”.
Fatto è che Antonio Papi, il responsabile, che da lungo periodo (ed ecco che ritorna in campo Paolo Magnanensi, tanto amato dagli aglianesi) guida il sodalizio, avrebbe un budget disponibile di 100.000 € per la gestione diretta del Comune, ai quali si aggiungerebbero circa 50mila altri € provenienti dal nolo degli impianti sportivi stessi: totale 150mila euro annui – stando alle notizie.
Le doglianze degli aglianesi “insofferenti” sarebbero – per come le abbiamo raccolte – diverse, ma tutte ricondurrebbero a un copione già visto: permanenza del presidente in veste dinastica e familiari nell’Agisport, gestione autoreferenziale delle determinazioni d’interesse delle altre associazioni sportive, mancanza di democrazia interna, dispotismo del Presidente, mancanza di trasparenza degli atti e dei bilanci, nonostante le nuove norme anticorruzione prevedano espressamente che alla trasparenza sono soggetti non solo gli enti pubblici, ma anche quelli privati che, con i pubblici, hanno una connessione diretta (vedetevi, a tal proposito, la Legge 6 novembre 2012, n. 190).
Mentre abbiamo predisposto questo lancio, abbiamo cercato inutilmente notizie o aggiornamenti in rete. Statuti, atti, informazioni e/o notizie: niente, nemmeno a pensarci. La trasparenza e la chiarezza sembrano essere un fantasma, per quanto si parli di somme che inciderebbero a bilancio per oltre 150.000 € (?) e ciò da oltre dieci anni.
Confidiamo dunque nelle dirette informazioni che potranno e dovranno esserci fornite dai presidenti delle altre associazioni sportive locali, dal mondo dello sport d’Agliana, ma soprattutto dallo stesso Sindaco del Comune, Eleanna Ciampolini, se 100mila di quegli € escono dalla tasche degli aglianesi.
Aspettiamo per l’avvio di un’eventuale inchiesta oppure per la chiusura di ogni altro intervento: ma solo se quanto raccoglieremo ci tranquillizzerà sulla piena trasparenza e correttezza dell’Agisport.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 28 maggio 2013 | 10:21 - © Quarrata/news]

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