lunedì 8 aprile 2013

SINDACI SULL’ORLO DI UN CRISI DI NERVI


SAN MARCELLO-MONTAGNA. Luisa Soldati ci ha inviato alcune considerazioni che ha scritto in una nota su facebook a proposito dell'assemblea di ieri sera nella sala parrocchiale, durante l’incontro con il dottor Abati e i vertici dell’Asl.
Eccole:

Potrebbe essere il titolo di un film, c’è anche disponibile subito la sceneggiatura, o meglio la sceneggiata.
Ebbene sì, assistere all’assemblea per l’ospedale di ieri sera alla sala parrocchiale è stato come vedere uno di quei, tristissimi, film realistici che narrano le vicende di territori desolati di periferia, dove la fanno da padroni grigi personaggi di dubbia intelligenza, sostenuti da un qualche potente che li ha piazzati in quel luogo, certo della loro incondizionata obbedienza, sottovalutando però, la loro latente mania di onnipotenza che ben presto li ha trasformati da semplici servi muti a vere e proprie armi di distruzione di “massa”.

Dalla versione romanzata, e fortunatamente già auto-censurata da un sonno ristoratore, vorrei passare a condividere le mie considerazioni sulla vicenda della “riorganizzazione sanitaria della montagna pistoiese”, ben spiegate dal dott. Abati, tanto che il Sindaco di Cutigliano lo ha ringraziato perché finalmente (ieri sera) aveva ben capito che succedeva, ma che sicuramente non tranquillizzano noi cittadini.
Sorvolando sul fatto, paradossale, che al contrario di quella che dovrebbe essere la prassi della politica rappresentativa e democratica, ovvero che sono i rappresentanti del popolo, gli amministratori, che incontrano i cittadini al fine di informarli e spiegare le ragioni di una scelta; ieri sera sono stati i cittadini a convocare gli amministratori per cercare di fargli capire il perché del dissenso a proposito di un ulteriore impoverimento di servizi sulla montagna, sperando così oltretutto, di placare le ire funeste di chi, tra loro, non ammette contestazioni e che da quando si è insediata al governo di San Marcello Pistoiese non ha mai perso occasione per offendere e deprecare i suoi cittadini.
Sì, ammetto che l’atteggiamento del Sindaco Sig.ra Cormio ed il modo in cui si è rivolta, livida, ai cittadini è stato un brutto spettacolo, anche il richiamo sulla giusta dizione del suo cognome verso la rappresentante del comitato “Montagna Pistoiese è qui che voglio vivere” è stato ridicolo. Quando si accetta un incarico pubblico si deve essere in grado di sostenere anche le critiche e ci si assume la responsabilità di rappresentare un popolo, tutto, non è obbligatorio fare il Sindaco e francamente, senza offesa, mi sento di consigliare al Sindaco Sig.ra Cormio, anche per tutelare, appunto la sua salute: si dimetta! Nessuno la biasimerà.
Tornando nello specifico delle questioni che riguardano la sanità, vorrei sottolineare un passaggio del dott. Abati che in un breve momento, sicuramente stimolato dall’incoerente intervento, considerate le politiche del suo partito, della consigliera provinciale del Pdl, è uscito dal suo ruolo di tecnico burocrate nominato dalla politica di governo e si è ricordato di essere un cittadino lui stesso richiamando gli altri cittadini ad una considerazione, ed incitandoli ad approfondire le vere ragioni della razionalizzazione sanitaria in Italia, che giustamente faceva notare sono da ricercarsi in una volontà politica bipartisan, dimostrata dal sostegno incondizionato da Pd e Pdl al governo Monti e dalla votazione unanime della legge dello stato Spending Review, volontà di cui lui ne è un esecutore ben stipendiato.
Lo smantellamento della sanità pubblica non ci è caduto sulla testa oggi, ma è un progetto in atto già da tempo, denunciato da Comitati e dai Partiti extraparlamentari (non a caso), la Regione Toscana con la Delibera 1235 realizza, peggiorandola, la politica imposta dal governo Monti con la Spending Review, attraverso il taglio di posti letto, la riduzione e l’accorpamento dei laboratori di analisi, del 118, dei centri di nascita, il taglio dell’8% sugli appalti con il rischio di licenziamento del 20% del personale. In questo modo i costi di una crisi di cui non sono responsabili, se non per una colpevole disinteresse nei riguardi della politica e di chi la pratica, saranno riversati ancora una volta sulle spalle delle fasce sociali più deboli, attraverso il taglio sistematico di diritti, lavoro e servizi essenziali. È necessaria una totale inversione di marcia: la sanità pubblica non va tagliata ma rilanciata, togliendo ogni sostegno al sistema privato (chiedetevi perché lo stesso Cup indirizza a strutture private e come mai anche ieri sera non ho ricevuto risposte a proposito su dove ad oggi vengono effettuati gli interventi che venivano effettuati a San Marcello che nel 2011 erano 1000), il sistema sanitario pubblico si deve riappropriare i tutti i servizi oggi in mano a multinazionali e cooperative, rilanciando il protagonismo delle professionalità e degli utenti (persone no numeri) nella pianificazione dello sviluppo del sistema, tagliando drasticamente le spese per consulenti e manager, rilanciando una politica di prevenzione sul territorio.
Le risorse per politiche di rilancio del Sistema sanitario ci sono, ma sono stornate a favore di banche e speculazione finanziaria, in opere inutili finalizzate a implementare circuiti economici senza prospettive, come i nuovi 4 ospedali.
Per questo deve crescere nella popolazione una nuova voglia di autodeterminazione, che sia in grado di condizionare le scelte della politica, acquisendo informazioni e confutando la verità, ma soprattutto portando avanti una resistenza attiva contro le lobby economiche e per il rispetto incondizionato dei diritti delle Persone.
La stessa resistenza che dobbiamo attuare in montagna senza farsi scoraggiare da brutti spettacoli di cabaret, ritengo che il comitato “Montagna Pistoiese è qui che voglio vivere” possa ricoprire bene il luogo d’incontro e di attività di questa resistenza e accogliere tutti coloro che, con il solo interesse di costruire un futuro per il territorio, vogliono mettersi a disposizione, invito per questo gli animatori del comitato a non demordere e indire presto nuovi incontri.
Io ci sono.
Luisa Soldati
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[Lunedì 8 aprile 2013 | 12:34 - © Quarrata/news]

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