martedì 16 aprile 2013

NIENTE PIÙ DELEGHE IN BIANCO: LA MONTAGNA CHIEDE INTERVENTI CONCRETI E URGENTI

On. Caterina Bini

di FELICE DE MATTEIS

Dopo l’intervento e i suggerimenti di Mauro Banchini, è il caso di chiedere all’On. Caterina Bini maggiori chiarimenti e più concretezza sui suoi intenti a favore delle aree montane

SAN MARCELLO-MONTAGNA. La gente della Montagna, e non solo, ha dimostrato di non volere più dare deleghe in bianco.
Lo ha dimostrato sollevandosi contro le ruberie in Comunità Montana e contro la soppressione dell’Ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello, nonché di fronte a tanti altri problemi.
Tutti sappiamo che la protesta fine a se stessa è improduttiva se ad essa non segue una proposta, una iniziativa concreta, un atto corrispondente al grado di “potere” che si esercita nella collettività.

Oggi soprattutto, con le parole di Ezra Pound, “l’unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni”, abbiamo il dovere di proporci con ottimismo verso il futuro prossimo della Montagna e nel suo piccolo, o grande, a voi la valutazione, questo blog ha cercato di fare la sua parte.
Mauro Banchini, in un post precedente, ci mette tutti, e sottolineo tutti, in debito preavviso sui fondi che potrebbero ricadere sulla Montagna, sia Regionali che della Unione Europea, se solo il potere politico locale si decidesse a dare segnali di sopravvivenza. Poiché il potere politico locale fa letteralmente pena e anche il caccia-intercettore S.S. Gori, trainata dalla piana in quel di San Marcello per agguantare “dindi”, tutto sembra fare fuorché questo, verrebbe da pensare che tutto è perduto perché certa gente con il roccolo (fra l’altro vietato) niente ha da spartire. In Montagna i soldi si rubano, non si creano!
Eppure, sia l’avviso di Mauro Banchini, evidentemente indirizzato a chi di dovere, sia il comunicato dell’On. Caterina Bini ci aprono un po’ all’ottimismo: se coniughiamo le reali prospettive che potrebbero aprirsi per la Montagna formulate da Banchini con gli intenti, per ora solo verbali, di Caterina Bini, chissà che il cammino così traumaticamente interrotto non possa in qualche modo riprendere. Ovviamente con altre persone, nuove e pulite.
Caterina Bini che è diventata onorevole, ma che prima era consigliere regionale della Toscana, ci dice in un suo comunicato ufficiale che il territorio montano ha grosse potenzialità, ha prodotti Dop ed un grosso rischio geologico e che “Nasce da queste considerazioni la volontà di valorizzare questi territori, attraverso una serie di iniziative che facciano “sistema”, per fare in modo che divenga conveniente continuare ad abitare in questi territori. Dobbiamo invertire un trend che rischia di essere distruttivo, per aspetti sociali, culturali ed economici che interessano questi territori e, di riflesso, l’intero Paese.”
Le proposte sono due: una inerente il sostegno e la valorizzazione dei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, l’altra che riguarda nello specifico il settore dell’istruzione, con azioni volte a garantire la funzionalità e la continuità didattica delle scuole situate in territori di montagna, incentivando il personale, a partire dai docenti residenti sul territorio.
La polemica sarebbe semplice: basterebbe chiedere all’Onorevole se la Montagna è collassata dopo il suo ingresso in Parlamento o lo era anche prima; nel qual caso, forse, “un bel tacer non fu mai scritto”.
Facciamo finta che la Caterina Bini Consigliere Regionale e la Caterina Bini deputato siano persone diverse. Ci rivolgiamo allora alla seconda (all’Onorevole) affinché concretamente ci illustri nel dettaglio le iniziative intraprese. Vorremmo tanto poterle dire: brava!
Lo speriamo, vogliamo crederlo, ma vogliamo proposte concrete e modalità di attuazione; vogliamo anche, con modestia, darle una mano.
Si rilegga il post di Mauro Banchini; potrebbe essere un buon punto di partenza.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 16 aprile 2013 | 09:15 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Meglio che niente marito vecchio; meglio tardi che mai.
    Così dicevano alcuni vecchi proverbi.

    Ma in 70 anni di Repubblica che cosa ha fatto la politica per la Montagna.

    L’articolo 44 della Costituzione recita che lo Stato fa Leggi a favore della Montagna.
    Ne è stata scritta una di Leggi a favore della Montagna?… o la Costituzione è stata usata dai politici, solo e quasi sempre, come colluttorio per sciacquarsi la bocca?

    La frase di don Lorenzo Milani, citata da Mauro Banchini a San Marcello durante la riunione per la “riqualificazione”dell’ospedale Lorenzo Pacini, calza a pennello.

    NON C’E’ NIENTE CHE SIA PIU’ INGIUSTO
    QUANTO FAR PARTI UGUALI FRA DISUGUALI

    Quelli che ci rappresentano, nessuna parte esclusa, sono a conoscenza, per esempio, che le rendite catastali del comune di San Marcello Pistoiese, almeno per quanto riguarda negozi e garagi, sono ad oggi le stesse determinate all’impianto negli anni ’40, quando il comune di San Marcello Pistoiese era il comune montano più industrializzato d’Italia con più di 7.000 addetti e le stesse rendite, oggi rivalutate, sono di gran lunga superiori a quelle del comune di PRATO, terza città dell’Italia centrale dopo Roma e Firenze, esattamente come quando furono stabilite?

    Il problema della Montagna è soprattutto un problema fiscale.

    Si può pagare di più per avere di meno?

    Si può pagare per tre mesi l’anno come dove si lavora per 12 mesi?
    Si può pagare per UN servizio la stessa cifra di chi ne ha 50?

    La montagna sta morendo e le cure palliative servono a poco, solo per una morte meno dolorosa.

    Se si vuole risolvere i problemi della Montagna, che poi allo specchio sono i problemi della città e della pianura, bisogna intervenire con urgenza e senza tentennamenti sul fisco.
    Volete salvare la pianura e la città dai disastri incombenti che si verificano e che da qui ha poco assumeranno ben altre proporzioni?

    Allora, abbiate un po’ più cura della Montagna!

    LA MONTAGNA NON PUO’ MORIRE SOLO PERCHE’ NON CI SONO VOTI E LA CITTA’ NON PUO’ SCOPPIARE O AFFOGARE PERCHE’ DI VOTI CE NE SONO TROPPI

    LA POLITICA NON PUO’ SERVIRE SOLO AI PARTITI.
    LA POLITICA DEVE ESSERE AL SERVIZIO DI TUTTI.

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  2. Gentile Onorevole, vorrei scendere sul pratico e da montanino vorrei chiederLe :

    - 1 ) - Durante il suo mandato di consigliere regionale, cosa ha fatto concretamente per la Montagna ?

    - 2 ) – Come può il Cittadino normale avere stima di una politica assente e non in grado di gestire neppure l'ordinaria amministrazione?

    - 3 ) – Sull’ammanco in Comunità Montana, la Magistratura sta indagando. Ma secondo Lei
    la politica è completamente estranea ? … e se sì, perchè ad oggi non si è ancora espressa?

    La ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrà dare a tutti i Cittadini della Montagna Pistoiese, ansiosi di sapere …

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