lunedì 15 aprile 2013

BINI (PD): ALCUNE PROPOSTE CONCRETE PER LA VALORIZZAZIONE DEI PICCOLI COMUNI E DELLE SCUOLE DI MONTAGNA

S. Marcello anni 60

ROMA. Nel nostro Paese il 17% della popolazione risiede in piccoli comuni, luoghi di montagna, zone naturali protette. Si tratta di un presidio di garanzia del nostro sistema sociale e culturale, di una certezza nella manutenzione del territorio e di una grande opportunità di sviluppo economico.
Questi territori hanno dimostrato nel tempo di avere grandi potenzialità; basti pensare che il 94% di essi presenta almeno un prodotto Dop e la maggior parte addirittura più di uno. Lo spopolamento dei piccoli comuni, situati per lo più in aree montane, ha contribuito nel tempo a rendere l’Italia un territorio ad alto rischio geologico, con costi annuali causati da catastrofi ambientali pari a circa 30-40 miliardi di euro.

Nasce da queste considerazioni la volontà di valorizzare questi territori, attraverso una serie di iniziative che facciano “sistema”, per fare in modo che divenga conveniente continuare ad abitare in questi territori – ha dichiarato l’On. Caterina Bini – Dobbiamo invertire un trend che rischia di essere distruttivo, per aspetti sociali, culturali ed economici che interessano questi territori e, di riflesso, l’intero Paese.”
Le proposte sono due: una inerente il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, l’altra che riguarda nello specifico il settore dell’istruzione, con azioni volte a garantire la funzionalità e la continuità didattica delle scuole situate in territori di montagna, incentivando il personale, a partire dai docenti residenti sul territorio.
Il primo investimento che possiamo e dobbiamo fare rispetto a questi territori è sulla scuola, sui giovani e sulle nuove generazioni – ha continuato la deputata – perché non si trovino costretti ad abbandonare fin da subito la montagna, avendo opportunità di formazione e, successivamente, di occupazione, anche nei propri luoghi di origine, contribuendo a mantenere ricco un patrimonio fatto di storia, tradizioni e lavori.”
[comunicato on. bini]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 15 aprile 2013 | 16:21 - © Quarrata/news]

3 commenti:

  1. On. Caterina Bini, alle parole faccia seguire i FATTI. Lo faccia presente anche ai suoi compagni, Chiti, ma forse adesso è tardi perché è Piemontese e a Venturri, quello del buco di Massa da 420 Mil. di € spalmanti con disinvoltura in Regione, ma dubito che gli interessi, se lo volevano fare il tempo c’è stato e in situazioni economiche sicuramente più favorevoli.
    Come è possibile rimanere sulla Montagna Pistoiese dopo quanto successo in Comunità Montana , la madre di tutte le disgrazie.
    La politica non ha controllato e sicuramente ci si è arricchita, la Magistratura non ha mosso una foglia a oltre due anni dalla scoperta del fatto.
    Ma Lei l’ha approfondito quanto successo in Comunità Montana? Lo sa che è stata chiusa a Luglio 2012 perché aveva un passivo di 225.000 €, poi si è scoperto a Novembre 2012 che aveva crediti – soprattutto di BIM che si erano scordati di calcolare e per gli anni precedenti al 2007 andati in prescrizioni - per quasi 2 Mil. di €.
    Questo è stato per la politica il pretesto per portare l’assalto definitivo ai servizi per i cittadini; di fatto chiusura dell’ospedale Pacini di San Marcello, spacciata per potenziamento, - facendoci passare anche da stupidi - chiusura della maggior parte degli uffici postali, della ferrovia Porrettana e una viabilità da terzo mondo.

    Se non c’è lavoro e tolgono tutti i servizi, cosa ci rimane sulla Montagna:
    la disperazione.

    Non credo siano queste le condizioni per creare lavoro sulla Montagna.

    Secondo Lei, quelli che stanno facendo, sono investimenti e potenziamento sui servizi affinchè i cittadini e soprattutto i giovani possano rimanere in Montagna?

    In ogni caso, anche le sue sono solo chiacchiere tanto per far vedere che c’è.

    PS. Dimenticavo, meglio spendere dopo le continue catastrofi ambientali per la ricostruzione, dove si possono fare ricche creste, che creare le condizioni di vita accettabili per chi deve abitare in Montagna.

    RispondiElimina
  2. Meglio che niente marito vecchio; meglio tardi che mai.
    Così dicevano alcuni vecchi proverbi.

    Ma in 70 anni di Repubblica che cosa ha fatto la politica per la Montagna.

    L’articolo 44 della Costituzione recita che lo Stato fa Leggi a favore della Montagna.
    Ne è stata scritta una di Leggi a favore della Montagna?… o la Costituzione è stata usata dai politici, solo e quasi sempre, come colluttorio per sciacquarsi la bocca?

    La frase di don Lorenzo Milani, citata da Mauro Banchini a San Marcello durante la riunione per la “riqualificazione”dell’ospedale Lorenzo Pacini, calza a pennello.

    NON C’E’ NIENTE CHE SIA PIU’ INGIUSTO
    QUANTO FAR PARTI UGUALI FRA DISUGUALI

    Onorevole, ma è a conoscenza, per esempio, che le rendite catastali del comune di San Marcello Pistoiese, almeno per quanto riguarda negozi e garagi, sono ad oggi le stesse determinate all’impianto negli anni ’40, quando il comune di San Marcello Pistoiese era il comune montano più industrializzato d’Italia con più di 7.000 addetti e le stesse, adeguate oggi e rivalutate, sono di gran lunga superiori a quelle del comune di PRATO, terza città dell’Italia centrale dopo Roma e Firenze, esattamente come quando furono stabilite?

    Il problema della Montagna è soprattutto un problema fiscale.

    Si può pagare di più per avere di meno?

    Si può pagare per tre mesi l’anno come dove si lavora per 12 mesi?
    Si può pagare per UN servizio la stessa cifra di chi ne ha 50?

    La montagna sta morendo e le cure palliative servono a poco, solo per una morte meno dolorosa.

    Se si vuole risolvere i problemi della Montagna, che poi sono allo specchio sono i problemi della città e della pianura bisogna intervenire con urgenza e senza tentennamenti sul fisco.
    Volete salvare la pianura e la città dai disastri incombenti che si verificano e che da qui ha poco assumeranno ben altre proporzioni?

    Allora, abbiate un po’ più cura della Montagna!

    RispondiElimina
  3. Gentile Onorevole, vorrei scendere sul pratico e da montanino vorrei chiederLe :

    - 1 ) - Durante il suo mandato di consigliere regionale, cosa ha fatto concretamente per la Montagna ?

    - 2 ) – Come può il Cittadino normale avere stima di una politica assente e non in grado di gestire neppure l'ordinaria amministrazione?

    - 3 ) – Sull’ammanco in Comunità Montana, la Magistratura sta indagando. Ma secondo Lei
    la politica è completamente estranea ? … e se sì, perchè ad oggi non si è ancora espressa?

    La ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrà dare a tutti i Cittadini della Montagna Pistoiese, ansiosi di sapere …

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.