martedì 5 marzo 2013

INCENERITORE DI MONTALE. POLVERI FINI, NESSUNO FA NULLA


Nuova accusa del Comitato antinceneritorista ad Asl 3 e Arpat

MONTALE-PIANA. Il Comitato, suo malgrado è costretto a prendere atto che dalla redazione del documento congiunto fra Asl 3 e Arpat, sull’annosa questione delle polveri sottili presenti nell’aria del territorio di Agliana, Montale e Montemurlo, niente è ancora accaduto.
La nota congiunta fu emanata il 27 febbraio 2012, dopo una riunione tenuta nell’ufficio del Sindaco Scatragli e in particolare nelle sue conclusioni, testualmente affermava:
“...questa verifica (sul contributo apportato dall’inceneritore agli incredibili livelli di Pm10 – ndr) è oggetto di ulteriori approfondimenti e analisi di dettaglio. ... omissis... La Regione Toscana ha recentemente dimostrato interesse a supportare questo studio da parte di Arpat, quindi potrà essere a breve congiuntamente impostato un primo programma di lavoro da svilupparsi a partire dalle prossime settimane”.
Orbene, un anno è trascorso ma al Comitato non è pervenuta nessuna notizia d’attività d’indagine, né – tantomeno – su eventuali risultati. Niente sembra sia stato fatto dagli organi di controllo, nemmeno lo studio del “bioaccumulo dei licheni”, che pure è indagine utile e nel contempo abbastanza semplice da svolgere.
Neppure ci consola e ci soddisfa la notizia secondo cui a breve dovrebbe essere installata una centralina per la misurazione delle polveri ultrafini (Pm< 2,5), tale centralina infatti potrà dare informazioni solo di tipo “quantitativo” ma non servirà certo ad una definizione “qualitativa” delle polveri, che invece potrebbe darci sicure informazioni circa la fonte di emissione responsabile.
Invece di ottemperare agli impegni presi, i soggetti che avevano tali compiti hanno pensato bene di risolvere la questione con una ennesima Ordinanza beffa: per la precisione la seconda emanata dal Sindaco Scatragli (la prima era del 2 gennaio scorso), che dispone la riduzione del funzionamento degli impianti di riscaldamento, la riduzione delle temperature all’interno delle abitazioni, il divieto di combustione di residui vegetali… tutte misure queste dimostratesi inutili e assolutamente incapaci ad ostacolare il progressivo e vertiginoso aumento delle polveri fini nell’aria, tanto che ad oggi (a 60 giorni dall’inizio dell’anno) sono stati ben 22 i giorni che hanno visto il superamento del limite consentito.
Il Comitato con questa nota denuncia l’immobilismo delle autorità sanitarie e di controllo e l’inerzia delle Amministrazioni che restano indifferenti alla minaccia che colpisce la cittadinanza inerme, in una battuta “cornuta e mazziata”.
[comunicato chiusura inceneritore montale]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 5 marzo 2013 | 17:12 - © Quarrata/news]

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