lunedì 4 marzo 2013

ASSEMBLEA BLINDATA DELLA MISERICORDIA DI AGLIANA? DIECI DOMANDE AL CONSIGLIO


di ALESSANDRO ROMITI

AGLIANA. Dopo le clamorose dichiarazioni di una cittadina che si è vista negata la possibilità di consultazione dello Statuto (vedi), la Confraternita, che ha dovuto affrontare un momento di crisi per la brutta storia della superspesa legale conseguente ai pasticci della realizzazione della nuova sede (500mila euro circa buttati dalla finestra), si accinge, stasera, a fare la prima “blindatissima” assemblea dei soci.
Sui problemi della trasparenza (Statuto e Bilanci degli ultimi 6 anni) i cittadini – tutti, indistintamente – di Agliana, non dovranno preoccuparsi: se Artioli e i suoi fedelissimi, infatti, non si sono voluti sbottonare in alcun modo mostrando una fragilità strutturale he lascia perplessi, questo blog pubblicherà direttamente in linea Statuto e Bilanci nei prossimi giorni, tanto per dare, anche, una lezione di democrazia e trasparenza a una associazione onlus che ha in cassa residui attivi di milioni di euro (ed è compatibile, questo, se non c’è scopo di lucro…?).

Ciò premesso, oggi, nell’imminenza dell’assemblea ‘grillina’ (= blindata) di stasera, ci permettiamo, con la nostra solita ma legittima impertinenza, di rivolgere una serie di domande al direttorio (più che direttivo) della Misericordia.
Eccole:

1. Perché sono state sospese le iscrizioni a socio quattro anni or sono   e  sono state riaperte solo adesso, ma con criteri restrittivissimi di accesso?
2. La Misericordia ha una base popolare, eterogenea e indistinta? Cioè: è libera e indifferenziata, perché costituita senza controllo alcuno oppure è “selezionata” e strettissimamente cooptativa?
3. Perché lo Statuto non è reso disponibile on-line, ovvero lasciato alla ibera consultazione di coloro che si vogliono associare come avviene a Quarrata e a Pistoia?
4. Quanto è costato in tutto la nuova sede inaugurato nel dicembre del 2010?
5. La direzione dei lavori (affidata a un professionista valdinievolino) è stata scelta dall’impresa Cmsa o dal committente rappresentato dal Presidente pro tempore Artioli?
6. Nella seconda ipotesi: chi e come ha individuato il direttore dei lavori nell’Ing. Giovanni Ortu? E perché mai, tale cambio di professionista, se lo stesso Ortu ha dichiarato (e abbiamo mostrato la lettera il 13 febbraio al Moderno) che il progetto originario era funzionale all’esecuzione del fabbricato e che l’esecuzione di questo fabbricato era conforme al progetto?
7. Quanto è costata, di preciso, la controversia giudiziaria instaurata dal Presidente Artioli,  inclusi spese legali e interessi?
8. Che ne è stata, di preciso, della permuta degli immobili di via Amendola?
9. Quali criteri sono stati seguiti per la selezione del personale alla reception degli studi medici della nuova sede?
10. Se è vero che il geometra Corrado Artioli è Presidente della Misericordia e se è altresì vero che è anche Presidente della Fondazione della Misericordia, il “direttorio” non pensa che questa doppia carica rappresenti un evidente conflitto di interessi un po’ troppo disinvoltamente alla Berlusconi?

Don Paolo Tofani si dimetterà da ‘correttore morale’. Ma, per concludere, gira anche un’altra bruttissima voce: quella che il ‘direttorio’ in carica starebbe facendo firmare ai volontari una dichiarazione di accettazione preventiva della “troika di governo” della Confraternita.
Se fosse vero, che cosa orribile ‘comprare’ a priori la direzione della Misericordia…!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 4 marzo 2013 | 09:30 - © Quarrata/news]

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