giovedì 21 febbraio 2013

PD DIRLADADA. VERSO GLI STATI UNITI D’EUROPA TRA LAVORO DIRITTI E SOSTENIBILITÀ


di LORENZO CRISTOFANI

E Bertinelli interviene dando la netta impressione di rivendicare la scelta pro Repower – Un incontro retorico e autoreferenziale per pochi ‘eletti’

PISTOIA. Circolo Arci la Sapienza, Orange Jazz Club, Piazza della Sapienza Pistoia, 20 febbraio 2013. 
Molti si chiedono se era possibile concepire un’iniziativa più retorica ed autoreferenziale di questa. Assolutamente no, ma il Pd – del centro storico e unione comunale – pare proprio che ci sia riuscito. 
Aveva invitato, trai relatori,  Alberto Majocchi, un professore del nord Italia, fine ed autorevole teorico del suo ramo, un nome quindi roboante e catalizzatore di interesse e apprezzamenti diffusi. Era ospite anche l’onorevole Sandro Gozi, il rappresentante ideale della nuova classe dirigente del Pd.
L’onorevole Gozi infatti è un giovane brillante e preparato, ha un eloquio coinvolgente, dal dolce accento romagnolo e parla diverse lingue straniere; non ha fatto le primarie ma è stato paracadutato in un’altra regione, un comodo posto in Lombardia, ma soprattutto non si è mai speso sulle grandi e delicate questioni politiche irrisolte che affliggono questa Italia da cinepanettone e che invece dovrebbero essere il criterio direttore dei politici del nostro smemorato e provinciale paese dagli scandali a ripetizione.
Provate allora a chiedervi a cosa servano simili serate se non per l’autogratificazione dei soliti noti, nemmeno venti ieri sera, aficionados, truppe cammellate, fedelissimi o come più ritenete opportuno definirli, tanto si tratta sempre di quello zoccolo duro che cerca, di volta in volta, di nobilitarsi o magari, come alcuni potrebbero insinuare, di acquisire dei titoli, non certo per l’aldilà ma per l’aldiquà. Perché poi, concretamente, cosa è rimasto di tutto sì gran parlare se non un darla dirladada, per usare l’espressione di un canto popolare greco reinterpretato, si parva licet componere magnis – se è lecito cioè confrontare cose piccole, la prosopopea del Pd sull’Europa, con l’eternelle Dalida –  dalla più grande artista canora europea?
Non si capisce davvero di quale lavoro, diritti e sostenibilità ragioni il Pd – cellula del centro storico e altri livelli interessati all’evento – dal momento che oggi ci troviamo in un  continente messo peggio di quello che usciva in macerie dalla Seconda Guerra mondiale ma gettava le basi per il proprio futuro su basi comuni, passando da quanto di più concreto serviva ai propri cittadini: le risorse materiali per cominciare a ricostruire, acciaio e carbone. 
E pare che qualcosa di simile lo abbia anche suggerito, in maniera certamente più edulcorata, il Sindaco Bertinelli, denunciando come l’Europa  sia una “pura espressione geografica”, dove addirittura esiste l’ipotesi che “uno stato, come la Grecia, possa fallire, ma non le banche”, quando invece “nella patria del capitalismo la nazionalizzazione delle banche per salvare il sistema” non è un tabù. 
Ha perfettamente ragione il Sindaco di Pistoia, anche alla luce della notizia che il dipartimento di Giustizia Usa ha fatto causa per oltre 5 miliardi di dollari alla società di rating Standard & Poor’s, proprio con l’accusa di aver valutato in modo errato i mutui alla base dei derivati finanziari che fecero esplodere la crisi del 2007. 
Imbarazzante, in altre parole, il paragone con  quanto l’Ue non ha fatto per far pagare i danni della crisi a chi li ha provocati: se è vero che da entrambe le sponde dell’Oceano i governi hanno sborsato cifre astronomiche per salvare le banche, l’amministrazione di Obama almeno sta chiedendo parte del conto e non è bloccata da un fiscal compact così rigido da impedire praticamente qualsiasi tentativo di ripresa economica.
Vi è chiaro allora perché organizzare dibattiti così diametralmente contrapposti alla realtà effettiva assomigli molto a cantare il dirladada? Se ci pensate bene si tratta di un fenomeno simile a quello della legalità, che a Pistoia viene osannata e ostentata al limite dell’idolatria quanto svilita nelle ordinarie situazioni delle dinamiche locali, specie “alcune”.
In definitiva l’intervento del Sindaco avrebbe quasi dato un senso alla serata, se non si fosse soffermato a enfatizzare maliziosamente il modello energetico europeo – fine Novanta inizi Duemila, però, ora si parla di generazione distribuita e smart grid – dei cicli combinati a metano,  dando l’impressione quindi di rivendicare la scelta pro Repower.
Come noto però la pianificazione di un sistema elettrico è cosa complessa e prerogativa di Terna e Gse, gli enti deputati alla politica energetica nazionale, cui le Regioni e le Provincie non possono che adeguarsi: pertanto se il Sindaco  avesse ricevuto da tali organi notizie che giustificassero la Repower, potrebbe benissimo comunicare pubblicamente tale elemento che forse cambierebbe le carte in tavola. Insomma, Europa, lavoro, diritti, sostenibilità, per l’appunto, e dirladada, dicevamo circa la serata all’Orange Jazz.
Guai però a fare di tutta l’erba un fascio e pensare che il Pd sia da stigmatizzare in toto: tanti sono i militanti di base, giovani e meno giovani, con passione genuina e sani proponimenti; e soprattutto ci sono anche dei galantuomini  autenticamente capaci di avere una visione politica.
Per la cronaca qualche settimana fa erano presenti a Montecatini, all’inaugurazione del mercato ortofrutticolo della filiera corta – attivato anche grazie a Slow food, Federico Gelli ed Ermete Realacci, candidati Pd al parlamento, testimoniando quindi, lontano dal clamore della retorica patinata fine a se stessa, come l’impegno politico può e deve incrociare  tendenze ed esigenze reali della gente che vive nella realtà, magari incidendo in termini costruttivi.

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[Giovedì 21 febbraio 2013 | 08:18 - © Quarrata/news]

4 commenti:

  1. Caro Lorenzino,manca qualcosa: qualche commento o rilievo su quel che hanno detto il Majocchi e il Gozi.E sai perchè? Perchè non c'eri.Sei arrivato quando il Sindaco ci stava mortificando, come hanno il vizio di fare in tanti usando l'uditorio come uno specchio della propria vanità linguistica, da 40 minuti con la sua prolissa, articolata, divagante prosopopea.Non c'eri e hai chiesto conto a me di quel che aveva detto Majocchi.Io ti ho passato una mano sulla guancia e ti ho detto di lasciar perdere.Sai perchè Gozi è tanto bravo? Perchè arriva puntuale agli appuntamenti e se li fa tutti e li segue tutti.Comincia a essere un po' piu' preciso.Magari un giorno chiameranno anche te.Sulla qualità e il numero dei partecipanti, calo un velo pietoso sulle tue parole.Il Segretario del tuo Circolo ci mette tutto l'impegno che riesce a trovarsi addosso, è persona degna della piu' grande stima perchè la vale tutta.E' l'unico Segretario PD della Provincia che si spende così tanto.E con quali riscontri, me lo testimonia la tua piccineria.Il Liceo Classico dovrebbe formare nella Sintesi(oltre che nella padronanza del congiuntivo, della consecutio temporum e del rimanere in tema).Son anni che mi sembra andar fallendo in questa missione.
    Saluti e baci, Lisa frasca

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    1. Si pubblica la risposta di Lorenzo Cristofani al commento di Lisa Frasca.

      Lorenzo a Lisa – 1.

      Vedi Lisa, se avessi applicato la Giovanna d’Arco mancata che hai dentro nel leggere con attenzione e senza pregiudizio, avresti colto il senso di quello che ho detto: il tuo commento rafforza straordinariamente il pezzo sul blog, seguimi attentamente ora.
      L’intervento di Majocchi non è stato sicuramente diverso dal contenuto dei suoi numerosi articoli/interviste che sono apparsi negli ultimi anni sui vari blog economici e non e che, come chiunque può fare, ho approfonditamente letto. Direi anche che posso sottoscrivere, trattandosi spesso di posizioni a sostegno di carbon tax – misure antirecessive come la destinazione di risorse pubbliche in economia reale e politiche industriali – ed echeggianti la finitezza delle risorse. Il fatto che a voluta domanda non mi hai risposto dimostra che forse non ti aveva lasciato molto, di concreto dico, visto che poi tutti questi concetti astratti come le idee platoniche non sono nati ieri: sono lodevoli e condivisibilissimi ma abbastanza stantii, se mi permetti, se ne parla da anni e tanto, manca come tradurli. Sandro Gozi l’ho sempre ascoltato tutte le volte che è venuto a Pistoia – lo dice anche lui che aspetta la tessera onoraria del Pd di Pistoia – e ci ho anche parlato ‘vis à vis’, su questo e su altri argomenti – le cose che dice sono sempre quelle Lisa, sii obiettiva. Ripeto però: a mio avviso si rimane su un piano ideale di principi buoni e belle parole, ma lontanissimi da quella sintesi che tu ricordi come utile a fare chiarezza e portare a dei risultati o anche solo ad un accrescimento culturale.
      - segue -

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    2. Lorenzo a Lisa – 2.

      Ricordi quando Antonio Ginetti fece un intervento al Garibaldi, tra il disappunto e le offese dal pubblico democratico, facendo cadere il velo di ipocrisia che avevate costruito? Si parlava di Africa, Libia e la tesi era che il PD era contro le operazioni militari: Antonio Ginetti vi mandò in fibrillazione solo perché ricordò che c’erano dei bombardamenti in corso e lì anche Sandro Gozi, arrossito come un peperone, dovette fare un po’ di marcia indietro e qualche volo pindarico per abbassare il tiro e depurarlo del magniloquente accademismo. Ti comunico inoltre che non appartengo al Pd e tanto meno ad alcun circolo “democratico”, pur ascoltando le idee diverse dalle mie con le quali non ho problemi a rapportarmi e discutere. Le persone erano quelle poi, meno di venti, consiglieri comunali ed ex, segretari ed aspiranti candidati alle primarie, tutti comunque inquadrati in qualche organismo minore del Pd: non una persona normale, di quelle che si trovano sulla sala, al supermercato o in libreria, e su questo è convenuto anche uno dei presenti della serata che ho incrociato il giorno dopo. Non è un giudizio di valore il mio, non mi interessano, è la fotografia della realtà, che non puoi disconoscere.
      Il fatto che sia stato bloccato dal profilo facebook del “Pd centro storico” dà perfettamente il senso della cultura democratica e pluralista di chi, impegnandosi su Europa e diritti, citando magari Voltaire e il suo proverbiale rispetto delle idee altrui, non accetta assolutamente la critica, rispettosa delle persone singole ma rivolta ai metodi e ai contenuti e comunque argomentata. Ripeto, cancellato da un gruppo solo per aver postato un articolo di un blog, un normale esercizio di democrazia a cui si dovrebbe rispondere con lo stesso tono sul merito e con lo stesso rispetto. Da questo punto di vista sì, puoi parlare giustamente di piccineria e primato nella provincia, riflettici e te ne renderai conto da sola: oppure chiedilo ad altri democratici e senti cosa ti dicono.
      Quanto invece ai commenti facebook al secondo articolo del blog da me inserito – quello su Gozi , rispettivamente il tuo “ Ci hanno detto che è in un brutto momento e quindi un po’ di fori... consiglio di passare oltre [riferito al sottoscritto n.d.r.]”, di Antonella Gramigna,” Meglio ......” e di Sandro Gozi “Aiutatelo...” non credo di dover aggiungere ulteriori parole: le vostre bastano a qualificare il livello della vostra dignità e maturità personale.
      Vai in pace.
      Lorenzo Cristofani

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  2. Lorenzo, leggo solo adesso.
    Mi scuso della pubblicazione del "copia e incolla" di giustificazioni addotte da tuoi amici circa il tuo articolo.A prescindere, me lo sarei dovuto risparmiare.Per il resto e per farla breve: stretta è la soglia, larga è la via, dite la vostra che ho detto (già) la mia.

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