sabato 10 novembre 2012

ZTL & PARCHEGGI. «SIGNORI DELLA TERRA, CHETATEVI, ASCOLTATE E RISPONDETE»


di Lorenzo Cristofani

PISTOIA. Continua, questo blog, a fare ciò che fa da sempre e che comunque compete a un organo di informazione: approfondire, far riflettere e domandare. Ci rivolgiamo adesso, pubblicamente e direttamente, come in una intervista, a:
1. Stefano Morandi, Presidente Confcommercio
2. Maurizio Innocenti, Presidente Confesercenti
3. Giuliano Bruni, Presidente del Centro Commerciale Naturale
4. Sindaco Bertinelli.
Chiediamo però anche ad Annamaria Celesti (capogruppo Pdl), Paola Di Maina (capogruppo Movimento 5 Stelle) e Alessio Bartolomei (capogruppo Pistoia Futura-Fli-Udc) una loro riflessione.

QUESTA PISTOIA MEDIEVALE

Stefano Morandi, nei giorni scorsi, quando ha tentato di prendere per le corna i rivoltosi rimanendo incornato, ha parlato di Pistoia come di una città medievale e con una mentalità da Guelfi e Ghibellini.
Dobbiamo riconoscergli che ha detto la verità: una verità che, soprattutto, può essere riferita a molti, ma a cominciare proprio da lui. Da lui che segue questo blog, ma che fa finta di non conoscerlo (e che lo segue – se vuole – glielo possiamo dimostrare: come possiamo dimostrarlo a Marco Niccolai, per esempio, segretario provinciale del Pd…).
Non è, però, con il disconoscere la realtà che si risolvono i problemi. Ma Pistoia è così ed è per questo che la città resta arretrata e fuori del tempo: è un insieme di mille preti di mille fedi religiose diverse, ma, sostanzialmente, è un’unica Chiesa Ecumenica Universale del Compromesso.
Qui il nostro bravo e attento Lorenzo Cristofani – che fra l’altro è persona di grande equilibrio e ponderazione – rivolge domande e chiede risposte ai Signori della Terra. E lo fa – che piaccia o no – da un blog, che è un organo di informazione: non tradizionale, forse, ma molto vivo e vegeto con le sue oltre 600mila pagine sfogliate in appena due anni scarsi di vita, e con una serie di analisi, interventi e inchieste che hanno fatto storia & terremoto in questa algida ‘degna tana’ di Vanni Fucci.
Quindi, Signori della Terra, smettetela di fare i medievali provinciali quali date l’aria di essere; finitela di comportarvi da discendenti di quel povero, unico longobardo che viene di continuo scomodato per Pistoia, e guardate di guardarvi dentro e intorno.
Perché i tempi sono agli sgoccioli e la carta agli ultimi chilometri.
Non fatevi considerare – si diceva una volta. Ma sforzatevi – anche se può starvi sul gozzo – di allinearvi ai tempi e con i tempi che corrono.
Se non lo aveste capito, ne va del futuro di questa città: che è medievale, sì, ma soprattutto grazie alla vostra nolontà di saper leggere il presente in vista e in chiave del vero futuro. 
Edoardo Bianchini
PUNTI
DI
RIFLESSIONE
SUI
PARCHEGGI

Il tema è quello della sosta all’interno delle mura: la possibilità, in altre parole, di poter accedere comodamente in centro – una realtà per sua natura complessa e vocata ad una pluralità di usi – in relazione all’estensione progressiva della ztl.
Già prima delle elezioni alcuni si erano espressi (vedi); adesso si vuole chiedere un giudizio preciso e l’eventuale assunzione di impegno concreto in merito alle possibilità di seguito elencate.
Si tratta, come ben intenderanno i lettori, di opzioni semplici, di buon senso, di brevissimo, breve e medio termine, che permetterebbero di aumentare numericamente i posti auto all’interno delle mura senza polemiche e senza devastare quel poco suolo vergine che rimane.
Parcheggio di superficie sul retro del Seminario. Già se ne parlò abbastanza dettagliatamente a suo tempo (qui). Ripetiamolo: è previsto ed esiste già tuttora, non regolamentato, un parcheggio di superficie. Perché non usarlo davvero per ricavarne 100-150 posti ?
Parcheggio di via della Vigna, area dell’ex fonderia Lippi, di fianco al teatro Manzoni. C’è già un parcheggio comunale, che chiude alle 20:00. Perché non aprirlo anche la notte con un sistema elettronico? Siamo o non siamo a due – non proverbiali, ma reali – passi dalla movida?
Via dell’Anguillara. Se la polizia riuscirà a trasferirsi nel piccolo Colosseo di cui ha parlato anche Gabibbo (vedi), si potrebbe pensare di ricavare 50-80 posti per i residenti – di via della Madonna e del centro in generale. Si vuole iniziare a rifletterci?
Corso Gramsci. Lontano dalle corse degli autobus, di sera, il corso potrebbe prestarsi ad accettare, almeno per qualche tratto, la sosta impropria. Cioè in doppia fila o con l’auto metà sul marciapiede e metà sull’asfalto. Del resto quando c’è il teatro funziona perfettamente e non dà noia a nessuno. Tante città ci sono arrivate e basta un piccolo ma innocuo compromesso e tra cinque giorni si parte.
Area Pupilli. 160 posti di superficie, a fianco del complesso monumentale della santissima Annunziata, l’ex Distretto militare, che potrebbe così tornare agevolmente in uso alla città, grazie all’infrastruttura per la sosta.
Si noti che queste soluzioni, se veramente ci fosse la volontà, sarebbero a disposizione in un tempo infinitamente minore di quello sperato per San Bartolomeo dai suoi stessi progettisti e dai suoi irriducibili sostenitori. E a tariffe assai più umane, in quanto posti non sotterranei: in tempi di crisi incalzante, infatti, a chi si può chiedere, in maniera sin troppo disinvolta, di buttare via 2,50-3,00 € per un’ora di posteggio? In fin della fiera ci sono le soluzioni del medio termine, anch’esse comunque con tempi di realizzazione inferiori a quelli di San Bartolomeo. Si esca poi una volta per tutte fuori dal gioco delle parti: quella di San Bartolomeo sembra uno specchietto per le allodole, luccicante di disinformazione, sicuramente ammaliante, ma molto probabilmente privo di possibilità concrete se solo si pensa ai problemi idrogeologici che va a intaccare. Anche per questo appare, forse, sempre più velleitariamente ridicolo sentirne ancora parlare con tanta testarda ostinazione.
Area Ceppo. Con ingresso da viale Matteotti e uscita pedonale, in piazza del Carmine e in piazza Giovanni XXIII, si avrebbero posti quasi a piacimento. È però necessario che il Consiglio Comunale pianifichi un piano Ceppo oculato: servono funzioni precise e qualificate per continuare ad attrarre le persone che gravitano in genere attorno ad un ospedale, e ovviamente soluzioni non banali – leggasi cementificazione di turno. Qui, in questa programmazione urbanistica, si gioca una delle vere partite del futuro di Pistoia ed è il caso che se ne inizi a parlare sin da subito.
Area ex Breda. Anche in quest’area ci sarà il modo di ottenere quasi un migliaio di posti. Già è scavato il cratere del parcheggio interrato: basta aspettare.
Chi veramente ha a cuore le attività commerciali del centro, come le altre sue funzioni –siano associazioni di categoria, ufficiali e non, amministratori o altri – adesso può intervenire chiaramente e articolare le proprie argomentazioni sui precedenti punti. Altrimenti taccia per sempre.
Non mancheremo di suggerire altre opzioni sul tema parking e non smetteremo di stimolare i soggetti competenti al confronto e alla ricerca delle soluzioni.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 10 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. Peraltro in corso Gramsci, tra mezzogiorno e mezzo e l'una e mezzo, quando cioè escono le scolaresche dagli istituti, le auto sono su ambo i lati e in doppia fila; con qualche non piccola difficoltà gli autobus riescono comunque a transitare nei due versi.
    L.C.

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  2. Pensiamo che un piano di chiusura al traffico debba necessariamente essere conseguente ad una pianificazione del territorio seria e oggettiva.
    Questo significa incremento della funzionalità e della comodità del sistema pubblico di trasporti, non è possibile pensare che gli spostamenti in e verso la città debbano avvenire solo in auto. Molte persone prendono la macchina perché non hanno scelta, il nostro scopo dev'essere quello di proporre alternative al trasporto privato, altrimenti i parcheggi e le strade non basteranno mai e saremo costretti in futuro a cementificare ogni metro della nostra città.
    Tutto ciò abbinato ad un rilancio delle iniziative culturali e ludiche sia nel centro città che nelle periferie (tutte le zone risentono della crisi, ognuna per motivi diversi).
    Il Movimento 5 Stelle Pistoia sta studiando un piano cittadino alternativo e per questo chiediamo agli interessati (commercianti, pedoni, pendolari e chi più ne ha più ne metta) di partecipare e collaborare con noi alla sua stesura. Ogni contributo è prezioso.

    Paola Di Maina
    Movimento 5 Stelle Pistoia
    consigliere@pistoia5stelle.it

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