venerdì 2 novembre 2012

SCOMPARSA GAE AULENTI PROGETTISTA DELL’INCENERITORE DI CASE PASSERINI


di Alessandro Romiti

AGLIANA. Mia suocera Angiolina ha personalmente collaborato e conosciuto l’architetto Aulenti e me ne ha parlato ricordandone le doti umane e, certamente, anche di grande professionista, allorquando assisteva le maestranze della Poltronova nella realizzazione di prestigiosi prodotti d’arredo, circa trentacinque anni or sono.

La stampa organica, non ha mancato, ieri, di ricordare i numerosi esempi di grandi opere che, Aulenti ha espresso ovunque nel mondo, da Parigi a Tokio, passando certamente da Firenze, anzi da Sesto Fiorentino. Qui, il punto.
A Firenze, Aulenti, era stata chiamata per la progettazione del discusso impianto di incenerimento dei rifiuti di Case Passerini (vedi), progetto in itinere, certamente poco pubblicizzato, per come antipopolare e contestato.
La costruzione di un impianto industriale così inquinante (sono, infatti, classificati di prima classe d’insalubrità) com’è un inceneritore di rifiuti ha bisogno di un’industriale quantità di reticenze che investono, prima la sua denominazione con l’uso di un utile eufemismo quale “termovalorizzatore” (solo esistente in Italia, per ingannare il cittadino sulla caratteristica di “valorizzare” qualche cosa) e poi, certamente, il suo aspetto architettonico, da dosare adeguatamente nel contesto urbanistico. Si pensi che a Brescia è stato fatto uso addirittura di vernici “modulanti” per un effetto cangiante e camuffare la ciminiera nello sfondo del cielo, per così poterlo appiattire fino quasi a farlo scomparire nel panorama.
È quindi ben comprensibile che la società Helios si sia rivolta a tale grande firma per raggiungere una progettazione di maggiore potenzialità rassicurativa: le grandi pareti vetrate del corpo del fabbricato sono depistanti sul cittadino ignaro: all’interno c’è trasparenza e lucentezza, si vede da fuori che non si produce nessuna combustione, mancando qualunque fumo inquinante (infatti il forno d’incenerimento è seminterrato e coperto). Insomma nessuna attività antiecologica.
A Case Passerini, la trasparenza non sarà solo predicata (e auto-celebrata nei consigli d’amministrazione come fanno al più piccolo e sfigatissimo inceneritore di Montale) ma, davvero rappresentata con un bellissimo esercizio di retorica iconografica che investe la sua generale apparenza.
Ci voleva proprio un grande architetto come Gae Aulenti che, inevitabilmente, potrà essere ricordata anche per questo bellissimo progetto.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 2 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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