di Edoardo Bianchini
«Un gran silenzio sulla vicenda
mentre nel resto d’Italia spuntano scandali come funghi e si procede ad arresti
e perquisizioni a casa di indagati oppure al blocco dei beni e dei conti
correnti»
PISTOIA-MONTAGNA. Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo (It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World) è un film
del 1963 (vedi).
Un film che ha fatto la storia del cinema e che mi viene in mente dopo aver
ricevuto una mail da un lettore della Montagna Pistoiese che rifletteva sull’ammanco
in Comunità e sul silenzio che è sceso su tutta la vicenda a distanza di più di
un anno e dopo la consegna della relazione-Eller al Pm, nella scorsa primavera.
Intanto non so se vi siete resi
ben conto di che polverone si è alzato dal post «Commendator Gualtierotti,
perché non rinuncia alle sue onorificenze?» (vedi),
che ha suscitato un vespaio di commenti (ben 25) finché siamo stati costretti a
blindare il post perché era già stato detto tutto e ancora più di tutto.
Ma quello che mi ha fatto assai
riflettere è stata, appunto, la mail del lettore della Montagna che, sull’attuale
silenzio che avvolge la vicenda dell’ammanco in Comunità, ha scritto
testualmente: «un gran silenzio sulla vicenda
mentre nel resto d’Italia spuntano scandali come funghi e si procede ad arresti
e perquisizioni a casa di indagati oppure al blocco dei beni e dei conti
correnti... cose che qui non sono successe a distanza di un anno e mezzo.
Riflessioni […] utilissime per un articolo sullo stato attuale della vicenda
facendo riferimento a quello che ho detto, arricchite poi dalla penna
giornalistica di Lei e di De Matteis».
Ed è – i nostri lettori lo vedono
nei fatti – proprio quello che sto facendo con questo commento: arricchire il
fatto con le più logiche, pur se banali, considerazioni.
Pensate al paradosso che si è
verificato proprio sulla vicenda Gualtierotti-Giandonati: i due campioni (Presidente
della Comunità Montana e Assessore della stessa) sono stati condannati dalla
Magistratura contabile, mentre la Procura di Pistoia non si è accorta di niente
o – se se ne è accorta – sembra che non si sia impegnata a dovere sul versante
delle verifiche e delle sanzioni, dato che anche di falso si sarebbe trattato,
a quanto è dato capire.
Per la cronaca, infatti, è bene
ricordare che Giandonati viaggiava in montagna anche quando le strade erano
chiuse dal ghiaccio e intransitabili, o quando, pur dicendo di essere in
montagna a seguire dei lavori, la sua presenza era segnalata altrove – a quanto ci dicono – dal suo telefonino monitorato
dai ponti radio telefonici: e intanto Gualtierotti firmava i rimborsi spese
chilometrici del suo Assessore senza verificare un bel niente – davvero con la
cura dell’ optimus pater familias come si richiede a un eccellente
amministratore pubblico.
Il penale si è così dissolto,
mentre il contabile è rimasto in piedi: ma vi sembra logico e normale che
ciò sia potuto succedere?
E ora pensate di nuovo, con un
rapido raffronto, alle parole del lettore della Montagna: «un gran silenzio sulla vicenda mentre nel resto d’Italia
spuntano scandali come funghi e si procede ad arresti e perquisizioni a casa di
indagati oppure al blocco dei beni e dei conti correnti».
Come possono sentirsi i cittadini
dinanzi a fatti (ripeto: fatti) di questo genere? Tutelati?
O qualcuno potrebbe offendersi
solo perché affermo una verità incontestabile?
Buona riflessione e buon
fine-settimana a tutti.
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[Sabato 20 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
... ma Lei dott. Bianchini lo sapeva che "prima di parlare di fatti e di persone che non si conoscono bisogna prima sciacquarsi la bocca"?
RispondiEliminaCerto, da quello che succede sembra che siano in molti a non lavarsi mai la bocca.
Comunque se il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, almeno da quello che si può ascoltare e vedere su You Tube per diversi anni, si è permesso di percepire ripetutamente rimborsi di 800 euro per 90 euro spesi, ( e tutti non si sono sciacquati la bocca, srampa e televisioni nazionali in testa) credo che sia tutto legittimo.
Chi non parla o ha la bocca sporca o si adegua al carro, ... dei disonesti e spero di non ricevere una denuncia per procurato allarme, la stessa che l'assessore alla provincia Mauro Mari mi ha minacciato per quanto scritto sui giornali a proposito della situazione statica del ponte di San Marcello e degli altri della strada regionale 66.
Deo gratias!
Ma lei lo sa, Pasquino, perché l’Assessore Mari ritirò la sua candidatura per le primarie della Provincia all’epoca della corsa Fratoni-Turco?
EliminaSe non lo sa, cerchi di farselo raccontare di persona proprio dall’Assessore con più deleghe e… meno quattrini della smantellanda Provincia di Pt. Potrebbe divertirsi.
Ossequi. Per ora vado a sciacquarmi la bocca con Pasta del Capitano (possibilmente dei CC).
e.b. blogger
Non lo sò! e mi scuso.
RispondiEliminaPosso solo dire che qualche anno sono stato minacciato di DENUNCIA PER PROCURATO ALLARME SULLO STATO STATICO DEL PONTE DI SAN MARCELLO PISTOIESE E GLI ALTRI DELLA SR&& DALL'ASSESSORE MAURO MARI!!!
Tutto è avvenuto in Provincia e naturalmente c'è anche un testimone!
RispondiEliminala cosa è stata denunciata daò sottoscritto a suo tempo sul sito "lafotonline"
Aggiungo che l'arroganza di questo signore che ha fatto e fa l'assessore è incommensurabile, paragonabile a quella che ci fa vivere il film : - Siano uomini o caporali.
RispondiEliminaE' allucinate che un politico che sia anche un Uomo possa esprimersi in questi termini.
Secondo me la cosa è di una gravità inaudita e in questo caso, riscontrato quello che dico e sono a disposizione con testimonianza, certe persone devono imparare l'ABC prima della EDUCAZIONE e poi della Politica.
Sono a disposizione.
VERGOGNA!
RispondiEliminaTornando sul mistero del motivo per cui - nell'Italia degli scandali - lo scandalo della Comunità Montana di San Marcello Pistoiese non riesce né a trovare spazio sui grandi media né a provocare reazioni in Procura nè a farci capire se la colpa è di un solo mariuolo che non pagherà mai nulla, con il concreto rischio di finire insabbiato come uno struzzo e dimenticato come un fastidioso accidete, è davvero un mistero. Direi un mistero "montagnoso"
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