lunedì 23 luglio 2012

UNIONI GAY. E I FILOSOFO-TEOLOGI DISSERO: «SIETE LIBERI DI FARE COME VOGLIAMO NOI»

di Edoardo Bianchini

E Dio dette il libero arbitrio agli uomini, ma poi vennero gli uomini che erano più intelligenti e contavano di più.
È questo che, stamattina, mi turba e mi inquieta, dopo aver letto La Nazione.
Siamo liberi, indipendenti, repubblicani tutti quanti – almeno fin quando la gente non comincia ad alzare le lenzuola del nostro letto per vedere, controllare, reprimere  quello che intendiamo farci sotto, anche se la legge sulla privacy in queste lenzuola, o mutande che dir si voglia, vede proprio uno dei limiti e delle colonne d’Ercole invalicabili come il perimetro delle caserme dei carabinieri.

Qui nasce il mio massimo sconcerto, sia spirituale che morale che ideologico.
Lo sconcerto che mi mostra a forza tutte le arroganti, pompose, supponenti, teocratiche, partitocratiche, intollerabili contraddizioni in cui ci ha infilato a forza la grande riforma sinistrese del post-Tangentopoli, coronata, in ultimo, dalle leggi Bassanini, foriere della nuova friendly Thieves administration: la Realpolitik che ci tocca a vivere ogni giorno dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, Untouchables e Comunità Montana compresi.
La dissoluzione dei partiti ha portato a quello che possiamo vedere: catto-comunisti che votano contro la libertà dei gay (e che ci stanno a fare fra i comunisti, se non che i comunisti sono più borghesi dei vecchi cattolici?), liberal Pdl che votano a favore dei matrimoni gay (e che ci stanno a fare con Berlusca, che è un borghese piccolo piccolo… in tutti i sensi, con le sue serate di Arcore?). E nel mezzo ecco tutta un’acqua di sentina che immaginatevi come possa essere chiara e pulita.
Dinanzi alla nostra dannata – perché condannata a non essere assolutamente applicata – Costituzione, così garantista e così perfetta, tutti ci vogliono dispensare buoni consigli e, quando i buoni consigli sono finiti, sane, sanissime imposizioni stile-Lega, acerrima nemica di tutto e di tutti coloro che escono dalle righe della sana mascolinità del noi ce lo abbiamo duro (ma per le donne), e – magari – ‘gay al campo di concentramento’.
Dio dette il libero arbitrio agli uomini, ma poi vennero gli uomini che erano più intelligenti e contavano di più. E ci fu un’invasione di Stronzi – se ben ricordate cosa dice Lord Casco in Balle spaziali di Mel Brooks.
Perdere la fede è il meno, credetemi.
Se Dio, per caso, dovesse esserci davvero, non solo ci perdonerà, ma, per le nostre idee di tolleranza e libertà, finirà con l’accoglierci a braccia aperte e farci sedere alla sua destra.
Il vero miracolo è cominciare a cercare di poter credere nell’umanità, finendo con il dare una plausibile funzione al famigerato bosone di Higgs!

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[Lunedì 23 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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