giovedì 19 luglio 2012

RACHELLE FERRELL. VORREI PERMETTERMI LA PRESUNZIONE DI CONSIGLIARVELA A SCATOLA CHIUSA

di Luigi Scardigli

Ascolto la musica dall’età dell’adolescenza. Molto, lo devo a mio cugino, omonimo, musicista autodidatta straordinario, tanto che Claudio Baglioni – con il quale ha collaborato svariati anni ai suoi esordi – gli ha affidato la cura, strumentistica, del figlio Giovanni.
Uno dei suoi primi regali fu un Lp, di Jeff Beck, Blue Wired, registrazione che contiene una delle canzoni più belle che siano mai state scritte, Sophie. Da quel giorno – frequentavo le scuole medie inferiori – non ho più smesso di ascoltare quel tipo di musica, lasciandomi coinvolgere dal funky, dal blues, dal jazid e dalla world music. Poi mi sono avvicinato alla musica brasiliana e anche in questa occasione, la folgorazione non è stata da poco.

Qualche anno fa, pensando che tutto l’interessante fosse nelle mie conoscenze, mi sono imbattuto, per fortunose e fortunate coincidenze, nell’ascolto di Rachelle Ferrell, cantante di colore, ma non marcatissimo, che ha toccato, l’anno scorso, la soglia, epocale, dei cinquant’anni. E improvvisamente, mi sono accorto che il meglio non l’avevo ancora ascoltato.
In tutti questi anni, nei quali ho avuto la fortuna di poter ascoltare e spesso anche assistere ai loro spettacoli, mi sono trovato di fronte a voci meravigliose: Laurin Hill, la prima che mi viene in mente, 37 anni, monumentale; Macy Gray, un po’ meno giovane della collega, ma non per questo meno potente; Giorgia, perché no: bianca, è vero, ma con un diaframma modulato alla perfezione e tutte quelle cosmicamente note: Ella Fitzgerald, Aretha Franklin, Anita Becker, Janis Joplin, Ornella Vanoni, Mina e molte altre lady che hanno indelebilmente segnato la storia delle voci.
Mercoledì prossimo , 25 luglio, a Firenze, a Fiesole, per l’esattezza, nell’ambito della programmazione della stagione fiorentina, il fenomeno newyorkese Rachelle Ferrell sarà in concerto.
Vorrei potermi permettere la presunzione di consigliarvelo a scatola chiusa: vi invito – voi scettici – a documentarvi, qualche minuto, su You Tube. Ascoltatevi I can explain, registrato nell’esibizione dal vivo a Vienna, se non ricordo male, e poi affrettatevi a comprare il biglietto. E a fine concerto, per favore, pensatemi.
Grazie.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 19 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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