domenica 1 luglio 2012

QUARRATA. DI VINCENZO NON PUÒ ANDARSENE, ALMENO NON PRIMA DI AVER FATTO QUELLO CHE AVEVA PROMESSO IN CAMPAGNA ELETTORALE


Ma nessuno mantiene più gli impegni presi? – Sel e Idv e il dipendente che faceva propaganda elettorale per Mazzanti con l’auto del Comune

QUARRATA. Andrea Balli scrive sul suo blog:

Claudio Di Vincenzo (64 anni), da circa un anno portavoce di Sinistra Ecologia Libertà (SeL) a Quarrata lascia la politica attiva.
“Dopo 50 anni in prima linea e in trincea – scrive Di Vincenzo – esco dalla politica attiva perché sono stanco. Pertanto mi dimetto da portavoce di SeL di Quarrata augurando ai compagni e alle compagne e all’Amministrazione Comunale di concretizzare i punti fondamentali del programma che ci ha permesso di vincere le elezioni comunali di maggio contribuendo alla ripubblicizzazione dell’acqua e alla tutela dei beni comuni, alla attuazione concreta della partecipazione dei cittadini anche con poteri decisionali andando oltre l’inutile legge regionale in materia”.

“Lascio la politica – ha aggiunto – pensando di avere contribuito ad una nuova etica e alla trasparenza massima nell’amministrare. A tutti auguro buon lavoro”.
Dietro questa sintetica dichiarazione non ci sono motivi politici.
“Motivi di lavoro – ci ha detto – mi hanno portato lontano da Quarrata. Mi ero comunque impegnato a finire la fase delle elezioni e la decisione di lasciare la politica era già nota da tempo”.
Per SeL di Quarrata si apre ora la fase per il rinnovo delle cariche al suo interno.
“Ho alle spalle – ha aggiunto – come dichiarato una cinquantina di anni di militanza. Ho iniziato ad interessarmi di politica quando avevo 14 anni. Figlio dei fiori, prima e poi nel 1968 appartenente al movimento studentesco ho militato – prima in Abruzzo, la mia terra d’origine e poi sia nel Lazio che in Toscana – nella Federazione Giovanile Comunista, nel Pci, nel partito della Rifondazione Comunista ed infine in SeL. Ora mi auguro che possa nascere un unico partito delle Sinistre alternativo al sistema in Italia”.
Claudio Di Vincenzo ha fatto parte anche della Cgil e dell’Arci (vedi).

Di Vincenzo – e con lui Domenico Pagliaro – avevano promesso o di denunciare il dipendente comunale, che aveva fatto propaganda elettorale per le sinistre utilizzando la Panda del Comune, o di denunciare Maurizio Ciottoli per calunnia.
Claudio e Domenico, abbiate pazienza: ma noi avremmo pagato il biglietto e vorremmo che teneste fede alle vostre dichiarazioni. Volete che vi ricordiamo quando e come lo avete detto? Collegatevi a questo link.
Oppure piantàtela di farvi grandi e filosofi solo a parole una buona volta!
e.b. blogger
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[Domenica 1° luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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