giovedì 14 giugno 2012

PISTOIA. TERREMOTO LAVORI PUBBLICI, 23 ARRESTI ALL’ALBA – Parte 16


Alessio Bartolomei, duro intervento contro il malcostume di una provincia ‘in sonno’ con gli occhi chiusi e le orecchie tappate dove «tutti sanno, tutti subiscono, accettano o fanno finta di non sapere» – «La metafora del rapporto malato fra politica ed impresa a Pistoia si chiama “Pistoiambiente”»

PISTOIA. Le vicende giudiziarie degli ultimi giorni propongono all’opinione pubblica pistoiese il tema del rapporto sempre difficile, e talvolta anche malato, tra politici, amministratori e funzionari pubblici ed imprese appaltatrici.
Questo tema non è nuovo e non è certo solo Pistoia il luogo dove con evidenza emergono situazioni patologiche oltre il tollerabile, basti pensare che molti dei protagonisti della vicenda giudiziaria odierna sono i medesimi di una analoga vicenda partita dal comune di Montecatini proprio 10 anni fa.
Premetto che sono un garantista e che penso che alcuni di quelli che oggi sono ascritti come reati, alle verifiche processuali saranno derubricati a comportamenti un po’ disinvolti, ma non delittuosi, tuttavia quello che ci deve interessare come cittadini, non è tanto se una certa cosa sia o meno un reato, ma se non sia il caso di far cessare contiguità e comportamenti tali da far pensare a tutti che lo siano.

Per entrare più nel dettaglio di questo pensiero, voglio dire che non dobbiamo continuare a sopportare il candore con il quale certi politici ci vengono a raccontare che loro non sapevano nulla e che sono stupiti di quello che sta emergendo, mentre fino a ieri accettavano, anzi gradivano, che gli stessi imprenditori che oggi sono sotto accusa pagassero sponsorizzazioni per proprie pubblicazioni, lauti contributi alle campagne elettorali, viaggetti in giro per il mondo o lavori per l’allestimento di feste democratiche, già feste dell’Unità.
Credo che nei prossimi giorni, via via che saranno conosciuti dall’opinione pubblica i dettagli dell’inchiesta e il contenuto delle intercettazioni telefoniche ed ambientali presenti nelle migliaia di pagine di documenti del Gip, più di un politico dovrà dare diverse spiegazioni.
Sindaco, Presidente della Provincia, assessori attuali ed ex, abituati a concertare molte cose, anche quelle che riguardano i loro uffici più delicati, con quegli imprenditori privati con i quali avrebbero dovuto intrattenere rapporti esclusivamente contrattuali, ma anche strani rapporti quasi di sudditanza rispetto a certi dirigenti pubblici che avrebbero dovuto guidare e controllare.
La metafora del rapporto malato fra politica ed impresa a Pistoia si chiama “Pistoiambiente” una società privata, appartenente per l’85% agli attuali arrestati, alla quale inopinatamente la politica ha permesso di gestire il più grande business mai conosciuto a memoria duomo: lo stoccaggio in discarica di rifiuti speciali.
Questa società è sempre stata presieduta da politici di targa Pd ex Sindaci o ex assessori, in alcuni casi anche da ex dirigenti provinciali che ne hanno autorizzato la costruzione e i successivi ampliamenti, macina utili milionari ogni anno e distribuisce sponsorizzazioni, doni e regalie a personaggi più o meno legati allo stesso giro politico e alle loro iniziative.
Tutti sanno, tutti subiscono, accettano o fanno finta di non sapere. Si arriva persino al parossismo di amministratori che prima firmano convenzioni dettagliate con questa società e poi abdicano a ciò che su quelle convenzioni sta scritto, cioè al loro ruolo di controllo, arrivando pubblicamente a negare quello che è di tutta evidenza contrattuale.
Ma a Pistoia va tutto avanti così, da anni, con buona pace di quelli che di tanto in tanto cercano di far aprire gli occhi a questa provincia sonnacchiosa.
Tranquilli è tutto a posto: tra poco arrivano i campionati mondiali di ciclismo ed è già pronto un altro giro di giostra.
Auguri!
Alessio Bartolomei
[comunicato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 14 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.