sabato 14 aprile 2012

POCHE E SECCHE (MEGLIO ‘SECCATE) LE PAROLE DI BERSANI SUI 160 DISSIDENTI BARTOLIANI


PISTOIA. «Poche e secche le parole con cui Pierluigi Bersani ha affrontato la protesta dei 140 iscritti al Pd che hanno stracciato la tessera dopo il “caso Bartoli”. “Non credo – ha detto il segretario generale del partito, rispondendo alle domande dei giornalisti – che la risposta possa essere: vado fuori. Spero che ci ripensino; ma se uno vuol discutere non se ne va, altrimenti non discute più”».
Correggiamo il tiro di Fabio Calamati (è lui che scrive, stamattina, quello che avete letto, sul Tirreno) . È una correzione minima, ma, come tutte le cose minime, davvero sostanziale: «Poche e seccate le parole con cui…».

Chissà quanto gli saranno girati, a Gigi, i marroni, visto che… viene a Pistoia ed è costretto ad assistere a una emorragia di tessere rosse in diretta.
Del resto è la vita. Che è anche amara. Lo so perfettamente che Bersani non lo sa perché, pur essendo nato da un padre artigiano meccanico-benzinaio e piccolo-borghese, è riuscito a sedersi su una elle poltrone d’oro del Parlamento e – quindi – non patirà freddo neppur quando SuperMario ci avrà spento il riscaldamento a tutti, e ci rimanderà a piedi perché finirà col portare la benzina a 3 euro al litro in nome di quella che chiamava equità mentre mazzolava dipendenti e pensionati e si rifiutava di tassare le rendite dei grandi patrimoni.
Un po’ fumìno com’è, Gigi di Bettola, col Toscanello in bocca come Verdi, se lo osservate bene per come lo descrive Calamati, molto assomiglia al ‘divin fanciullo’ Bertinelli che sta per riportare l’età dell’oro a Pistoia: parla poco, non dà spazio ai giornalisti (è la regola prima della democrazia, no? Magari lui è abituato a parlare da Vespa o da Santoro – ma questi sono solo nomi a caso), ma qui perché dar credito a quattro poveri scrivani di provincia? Meglio ignorare come fa – e come ha fatto finora – Bertinelli: sa di superiore e di raffinato, di petroniana eleganza, anche per un figlio del popolo come lui.
Poi – dopo non aver fatto parola se non dicendo che i 140 (in realtà 160 con gli anonimi) sono dei qualunque che non sanno che si discute all’interno e non andandosene –, il Bersa viene assediato da tutti. Polizia in primis, al Ponte alle Tavole. Tavole anche per mangiare perché c’erano 400 pasionari in attesa per dare libero sfogo al loro culto della personalità. Guardate le foto del Tirreno; sono chiare: guardate il Berti e anche (seminascosto) il Berti-nelli.
Uno stress lungo un secolo, povero Pier Luigi, se si tiene conto anche dell’incontro in Breda (dove ha promesso che salverà capra e cavoli), che aveva preceduto l’arrivo alla famosa sede del Seggio 11.
«Poi, finalmente, Bersani ha potuto sedersi a tavola», scrive Calamati. Povero Gigi. È andato a cena tardi: ma pensate a quanta gente ci va ancora più tardi di lui e con ancora meno soldi in tasca, tipo gli esodati; e capirete che… non glielo ha ordinato il medico di fare il mestiere che sta facendo, e che, se mangia meno, avrà meno colesteroli e una salute migliore, nonostante il Toscanello in bocca.
Con questo commento mi sarò fatto – una volta di più – più nemici e più aspri.
Ma oltre al fatto che non me ne può importare di meno, voglio ribadire, ad abundantiam, che non sono di animo pistoiese, che non amo nascondere ciò che penso (si capisce?) e che non ho da fare nessuna strada e/o carriera, specie ora che vo (fortunosamente) in pensione.
Quindi posso permettermelo in assoluto, compagni ortodossi!
Edoardo Bianchini
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[Sabato 14 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Dieci anni sono passati da quando ho lasciato Firenze e sono residente in provincia di PT, a Montecatini. Nel far politica ho avvicinato i partiti di sx, i verdi ed il PD sia di Pistoia che di MCT.Ora non sono iscritto ad un partito ma credo che lo smottamento dei 160 e la polverizzazione degli altri partiti siano il frutto di molloc di segreterie, prive di reali aderenze con il territorio e le cerniere di risoluzione sui gravi problemi mancanti o depotenziate. Il Gigi, dal toscanello proletario, dovrebbe ripercorrere le ultime crisi di segreteria che hanno portato alla emarginazione della Daniela Belliti, ora rientrata, per aver cercato di scrollare il blocco.Se il Gigi capisse questo potrebbe anche comprendere l'attuale crisi della Breda e della intera Valdinievole. Ha ragioni da vendere Edoardo Bianchini.

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