mercoledì 29 febbraio 2012

INCENERITORE. SFORAMENTI DEL 2007, CONDANNATI TIBO E CAPPOCCI


18 mesi di carcere (pena sospesa) e 30mila euro di multa, oltre alla rifusione delle spese processuali anche nei confronti delle parti civili, indennizzate ciascuna con una somma di 1000 € per danno morale

MONTALE-PIANA. Riceviamo da Alessandro Romiti, portavoce del Comitato per la chiusura dell’inceneritore di via Tobagi, il seguente comunicato ‘a caldo’, che segue la condanna di  Giorgio Tibo e Maurizio Cappocci per i problemi che si verificarono all’impianto del Cis nel 2007 e proprio nei giorni in cui a Quarrata si stava svolgendo il ballottaggio per l’elezione a Sindaco che vedeva in lizza Mario Niccolai e Sabrina Sergio Gori.

In quell’occasione l’impianto non solo sforò i limiti consentiti per le diossine, ma il sindaco Razzoli intervenne con ben 4 giorni di ritardo, e non già entro i limiti delle 4 ore previste per legge, nell’adottare i provvedimenti dovuti di chiusura e di fermo.
Il 13 febbraio scorso ci sarebbe dovuta essere la conclusione del processo, ma il tutto fu rimandato. Oggi la dottoressa Patrizia Martucci ha inflitto, sia a Giorgio Tibo che a Maurizio Cappocci, 18 mesi di carcere (pena sospesa) e 30mila euro di multa, oltre alla refusione delle spese processuali anche nei confronti delle parti civili, indennizzate ciascuna con una somma di € 1.000 per il danno morale causato loro.
In pratica il giudice non ha accolto la tesi del Pm Raganella – ormai trasferito al Tar di Catanzaro –, che aveva chiesto di non procedere contro Giorgio Tibo, presidente del Cis, perché ‘non sapeva’; e ha accolto e sanzionato tutte e tre i capi d’imputazione: superamento dei limiti, intervento tardivo e getto di cose inquinanti in aria.
Ecco il testo della nota:

Quale portavoce del Comitato sono stato autorizzato a emanare il seguente avviso, estemporaneo nell’immediatezza dell’esito del processo.
Il Comitato si riserva d’esaminare i contenuti della sentenza e rilasciare un Comunicato Stampa appropriato all’evento.
Accludo due immagini relative agli Avvocati D’Angelo e Bonaiuti che hanno assicurato la tutela alle 42 Parti Civili con competenza e grande esempio di professionalità. Nelle immagini ricevono i complimenti dei cittadini.
Si possono leggere le espressioni di gioia e felicità dei cittadini associati al Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale che, dall’emozione, non hanno saputo trattenere le lacrime.
La sentenza di condanna di Tibo e Cappocci dimostra finalmente la loro responsabilità nella gestione dello sversamento di diossina del 2007.
Tutti sapevano, e hanno taciuto, nel solito e consolidato stile “bulgaro” delle amministrazioni inceneritoriste.
La condanna inflitta nella sentenza del Giudice Patrizia Martucci, colpisce sia Giorgio Tibo che Maurizio Cappocci a 18 mesi di carcere (pena sospesa), € 30.000 di multa, oltre alla refusione delle spese processuali anche nei confronti delle parti civili, indennizzate ciascuna con una somma di € 1.000 per il danno morale causato loro.
La sentenza pone finalmente un punto dirimente nella polemica sostenuta surrettiziamente dalle amministrazioni inceneritoriste che minimizzano da sempre il danno provocato alla salute dei cittadini, secondo una logica della “mancanza di una dimostrazione formale del danno”, proponendo così una faziosa rassicurazione a oltranza, contro le opposte denunce di pericolosità dei Medici e della stessa Asl 3.
Alessandro Romiti
[comunicato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 29 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.