venerdì 21 ottobre 2011

FOTOVOLTAICO. AGLIANA COME LAS VEGAS?



AGLIANA. Ecco a cosa ho pensato quando mi è apparso l’innovativo profilo architettonico nella zona di Carabattole che – a colpo d’occhio – mi ha riportato con la mente allo strabiliante Hotel Luxor di Las Vegas, capitale del gioco d’azzardo.
Dopo lo stupore hanno preso corpo le inevitabili considerazioni per delle perplessità e incongruenze urbanistiche dell’opera che sembra palesemente costruita in violazione alle norme della convenzione edilizia dei lottizzanti e ai più elementari princìpi urbanistici.
La vicenda è stata verificata con in base al decreto ministeriale del 10.9.10 richiamato dal Gse (Gestore Servizi Energetici) e dal quale emerge che, trattandosi di un fabbricato con una destinazione produttiva, esso rimane comunque soggetto al formale espletamento della pratica Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive).
E dunque, conoscendo l’accuratezza e il rigore del U.O. Urbanistica, incombe il seguente quesito: cosa è stato effettivamente richiesto per licenziare/autorizzare la tecnologica realizzazione impiantistica, destinata certamente a causare un precedente non trascurabile nell’intero territorio comunale e nei dintorni?
La verifica presso il ruolo delle concessioni edilizie dell’anno 2010 non ha permesso di riscontrare alcun provvedimento (né comunicazione, né Dia né tantomeno la pratica al Suap), ma sembra che l’amministrazione comunale abbia già determinato che l’opera sia da ritenersi “non rilevante sul piano urbanistico” e, quindi, tale da non richiedere nessuna preventiva autorizzazione.
Tale ratio non corrisponde affatto a quanto desumibile dal D.M. richiamato, che, per curiosità, potrete comodamente consultare  al seguente indirizzo http://www.gse.it/attivita/ContoEnergiaF/Pagine/QuadroNormativo.aspx .
Insomma è stato, questo, un autentico gesto di liberalità, fruibile dai cittadini compiaciuti d’ottenere una riduzione delle emissioni di Co2 anche per proteggere l’ambiente o no?
Le prime opinioni raccolte presso diversi progettisti sono state concordi: l’opera qui indicata richiederebbe addirittura una “concessione edilizia e anche una pratica al Suap”, non sussistendo, verosimilmente, i requisiti sufficienti per una Dia, per come sembrerebbe specificato dal Decreto Ministeriale che regola le installazioni fotovoltaiche.
Sono così emerse altre indiscrezioni, tali da impegnare con ulteriori domande e conseguenti verifiche, nessuna delle quali sembra dare soluzioni in modo univoco e convincente sulla regolarità urbanistica dell’opera stessa.
Una domanda finale sorge spontanea: chi è il progettista consulente della società proprietaria dell’impianto? Perché alcune indiscrezioni vorrebbero che fosse proprio un dirigente comunale. Nel qual caso bene sarebbe che l’amministrazione chiarisse e sgombrasse del tutto il terreno da qualsiasi dubbio o incertezza.
Sull’argomento potremo tornare in séguito: dopo che, magari, qualcuno del Comune abbia risposto ai nostri dubbi e alle nostre perplessità.
Alessandro Romiti
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[Venerdì 21 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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