giovedì 19 maggio 2011

AIAS. COSA COMBINANO BERTI E ROSSI?


Anche se Bardelli non era più socio dell’Aias ed era stato espulso, il sindaco di Pistoia e il governatore della Toscana gli hanno permesso di farsi avanti in veste di rappresentante di una associazione di cui non faceva più parte, e di riaccreditarsi in Regione dopo aver cambiato la ragione sociale di un organismo di cui era un perfetto estraneo: e ora 6-7 milioni di euro pubblici sarebbero sul punto di essergli dirottati e consegnati.


PISTOIA. La notizia è di un’ora fa e giunge da Firenze. La fonte è attendibile. Il contenuto è quantomeno inquietante.
Lunedì pomeriggio, 16 maggio, il dottor Marco Menchini (dirigente responsabile della direzione generale dei “diritti di cittadinanza e coesione sociale”, settore qualità dei servizi e partecipazione del cittadino) avrebbe ricevuto una formale diffida, da parte del commissario nazionale Aias di Pistoia, Francesco Bagnale, nella quale, oltre che rappresentargli la posizione giuridica di Bardelli (insostenibile sotto il profilo della modifica dello statuto di un’Aias pistoiese non più Aias ma tutt’altro), gli veniva data informazione di un secondo esposto-denuncia contro lui stesso e altri pubblici ufficiali che hanno in qualche modo preso parte, diretta o indiretta, all’operazione-Bardelli.
Tale secondo esposto – se non abbiamo frainteso – dovrebbe essere stato presentato alla procura fiorentina in data odierna.
Allo stato attuale non abbiamo ulteriori particolari, ma non è escluso che, a breve, potremmo contare sul testo completo e ufficiale dell’esposto stesso.
Restano delle domande alle quali sia Berti che Rossi dovrebbero – in virtù della loro veste pubblica di rappresentanti del popolo – rispondere per imperativo categorico morale.
E sono queste:

  1. qual è il motivo per cui comunque – stando almeno ai fatti ai quali finora abbiamo assistito – la convenzione Asl su Pistoia dovrebbe privilegiare e premiare (come ha scritto ieri Il Tirreno) Luigi Egidio Bardelli senza tener conto di niente di quanto si è visto e letto in tutti i documenti ufficiali, tribunalizi e no?
  2. è questa la politica pistoiese e toscana?
  3. sono queste la trasparenza e la difesa rigorosa della legalità e della corretta amministrazione delle risorse del popolo toscano nelle menti dei politici che amministrano e guidano Regione e comuni?

Rispondano, Berti e Rossi, in tutta coscienza, ai loro elettori. Lo facciano. E senza far finta di non sapere leggere e di essere degli analfabeti!
 Q/n
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[Giovedì 19 maggio 2011 – 10:40:56 ]

2 commenti:

  1. mancano gli strumenti, presenti negli stati federali, che consentirebbero al popolo di dire se la regione deve accreditare la nuova formazione o no.

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  2. ...concordo con p.f.:)))))
    ma....davvero sono così "intoccabili"??????
    ma...(ad es.....)...lo scandalo di Massa....è stato dimenticato???????

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